Sicurezza stradale, europei “indisciplinati” al volante: il 23% guarda video mentre guida

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Gli europei sono “indisciplinati” al volante: il 23% guarda video mentre guida. È quanto emerso dall’indagine “13° Barometro della guida”, realizzata dalla Fondazione Vinci Autoroutes, che ha come obiettivo quello di fare una panoramica sui comportamenti di guida degli europei. La ricerca, condotta da Ipsos su un campione di 12.400 cittadini provenienti da 11 paesi europei, mette in evidenza la diffusione di comportamenti rischiosi, soprattutto tra i giovani sotto i 35 anni.

Il 30% di loro, secondo quanto emerso, non indossa sempre la cintura di sicurezza e il 23% guarda video mentre guida. Inoltre, il 17% dei giovani ammette di mettersi al volante dopo aver consumato droghe e il 12% sotto l’effetto dell’alcol. L’obiettivo del Barometro della guida responsabile è quello di monitorare l’evoluzione di tali comportamenti a rischio e promuovere le buone pratiche per orientare meglio i messaggi di prevenzione. Ad esempio, l’edizione 2023 dell’indagine rivela come gli automobilisti siano sempre più inclini a trasgredire le regole della strada e ad adottare comportamenti aggressivi verso gli altri utenti. L’84% degli intervistati afferma infatti di aver avuto paura di tali comportamenti aggressivi da parte di chi guida. Bernadette Moreau, delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes, ha dichiarto che “nonostante gli automobilisti siano consapevoli dei pericoli derivanti dall’uso dello smartphone, dalla mancanza di sonno e dall’uso di alcol o droghe, hanno sempre più difficoltà ad accettare le limitazioni legate alla guida di un veicolo”. I giovani, in particolare, evidenzia ancora Moreau, “cercano un compromesso tra la vita sociale e la guida sicura, anche se ciò significa correre dei rischi”.

Il 51% degli europei (un dato che sale del 12% in Italia) ritiene la disattenzione come la principale causa degli incidenti stradali mortali, seguita dall’uso di alcol o droghe e dalla velocità eccessiva. Nonostante ciò, l’81% degli automobilisti ammette che a volte distoglie lo sguardo dalla strada per più di due secondi. Una mancanza di attenzione legata soprattutto all’utilizzo dello smartphone al volante, sia per messaggi, sia per chiamate. I più giovani, nello specifico, hanno dichiarato di avere molte difficoltà ad allontanarsi da quello che è stato definito un “compagno di strada digitale” mentre sono alla guida per via di una sorta di timore di disconnessione che spesso ha la precedenza sulle norme di sicurezza. Lo ha evidenziato David Le Breton,  professore di sociologia all’Università di Strasburgo, evidenziando che “il codice della strada è vissuto dalla maggior parte degli under 35 come una noia intollerabile che lo priva della valutazione corretta delle circostanze, ed è quindi oggetto di una reinterpretazione permanente”.

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