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L’Aci è stato, da sempre, protagonista nella storia della mobilità del nostro Paese”. Le parole sono quelle del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione delle celebrazioni per i 115 anni del Club, ha espresso la sua gratitudine per l’attenzione e la dedizione con cui, in oltre un secolo di storia, l’Automobile Club d’Italia ha assicurato elevati livelli di accessibilità. “Negli ultimi anni, particolare attenzione è stata dedicata alle nuove impegnative sfide della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, per una necessaria riduzione delle emissioni, che richiedono strategie adeguate e comportamenti coerenti da parte di tutti gli attori coinvolti” – ha commentato Mattarella, rivolgendo un caloroso augurio al Presidente nazionale dell’Ente, Angelo Sticchi Damiani.
E proprio quest’ultimo, in occasione delle celebrazioni di questo importante traguardo, avvenute nelle scorse settimane presso il Museo dell’Automobile di Torino, ha inaugurato la mostra dal titolo “La Storia dell’Aci è la Storia dell’Auto”. Alla presenza di ospiti prestigiosi, tra cui il sindaco del capoluogo piemontese, Chiara Appendino e del presidente del Coni, Giovanni Malagò, Sticchi Damiani ha ricordato che, grazie anche e soprattutto all’impegno dell’Aci, “l’auto si è resa protagonista dello sviluppo economico e sociale del Paese, grazie anche agli enormi progressi compiuti in efficienza tecnologica, sicurezza stradale e sostenibilità ambientale”. Orgogliosamente, il presidente ha poi sottolineato che “in 115 anni di storia, Aci ha seguito, promosso e tutelato lo sviluppo motoristico del Paese e il diritto universale alla mobilità. Dal 1905 ad oggi sono cambiate tante cose, ma non la passione degli italiani per le quattro ruote. Sulla strada come in pista, oltre un milione di soci Aci e, più in generale, tutti gli italiani possono continuare a contare sulla presenza al proprio fianco dell’Automobile Club d’Italia, da sempre pioniere di innovazione”.
La ricorrenza è stata festeggiata, seppur a distanza, anche dal Premier Giuseppe Conte che, in una nota, ricorda che si apre oggi una nuova epoca per l’industria automobilistica italiana e per gli oltre 250 mila lavoratori diretti del settore: “La produzione industriale dei mezzi di trasporto e della loro componentistica è uno degli asset economici fondamentali e l’Italia con le sue imprese del settore, che rappresentano la storia dell’automotive mondiale, deve mantenere il suo ruolo di protagonista – è il commento di Giuseppe Conte, che prosegue – nel settore della mobilità ci attendono anni sfidanti e impegnativi grazie alle straordinarie innovazioni tecnologiche che offrono soluzioni inimmaginabili fino a pochi anni fa: guida autonoma, elettrificazione, applicazioni digitali, auto condivise e connesse tra loro. Una vera e propria rivoluzione”.
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