Lunedì 11 Maggio, a Roma sono partiti i test sierologici con prelievo del sangue per via venosa al fine di capire chi ha incrociato il virus, chi si è negativizzato o è asintomatico.
I primi a sottoporsi ai test saranno 300.000 addetti del personale sanitario, compreso quello delle Rsa e gli uomini delle forze dell’ordine, che vista l’attività lavorativa a contatto con il pubblico hanno necessità di tutelarsi maggiormente, si passerà poi ad altre categorie come dipendenti pubblici e detenuti, ai quali il test sarà fatto in via capillare. Qualsiasi libero cittadino tuttavia, può effettuare il test al costo di 40 euro, sotto prescrizione del medico di base in uno dei 172 laboratori autorizzati dalla Regione. Durante il prelievo non bisognerà scendere dall’automobile, gli addetti infatti effettueranno il prelievo del campione dal finestrino.
A seconda dell’esito del test, cioè se è positivo, l’utente verrà inviato a eseguire un tampone nei presidi drive in, pertanto non bisogna recarcisi di iniziativa propria.
Gli esiti dei test saranno trasferiti a un’unica banca dati coordinata dallo Spallanzani e dal servizio di monitoraggio infettivologico regionale, che offrirà alle istituzioni sanitarie la fotografia epidemiologica e immunitaria del nostro territorio. E contemporaneamente darà la possibilità alle Asl di monitorare i presunti positivi.