FOTO: L’Automobile
Soddisfazione ed entusiasmo sono stati espressi, ieri, dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, a seguito dell’ufficialità della disputa di un secondo Gran Premio di Formula 1 in Italia. L’evento, come già anticipato dalle indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, si terrà al Mugello il prossimo 13 settembre, una settimana dopo il Gran Premio di Monza. “La soddisfazione è doppia – racconta Sticchi Damiani – come rappresentante della Federazione italiana per gli Sport automobilistici, che aggiunge al GP di Monza per quest’anno un secondo prestigiosissimo appuntamento e come italiano per l’ulteriore visibilità mondiale e la dimostrazione di capacità organizzativa del Paese, fattori ancor più rilevanti in questo difficile momento. ACI è da sempre al servizio degli italiani e questo risultato ripaga del grande lavoro quotidiano”.
Il Presidente Sticchi Damiani, in occasione della sua partecipazione al Forum della Pubblica Amministrazione, ha inoltre ribadito l’importanza del ruolo di Aci nella gestione del dopo-pandemia: “Il ruolo dell’ACI nell’Italia post lockdown – spiega – può essere ed è molto importante perché l’intero approccio alla mobilità sta cambiando con un uso ridotto dei mezzi pubblici, che fanno sentire la gente poco protetta, e un maggior utilizzo dell’auto privata. Per questo dobbiamo offrire maggiori servizi, che non siano solo legati all’infomobilità, ma contribuiscano a rendere il viaggio in auto più facile e comodo”.
Sticchi Damiani ricorda come oggi più che mai, la nuova mobilità passi anche dall’utilizzo dei mezzi condivisi e in modalità sharing e, riferendosi alla nuova diffusione nelle città italiane dei monopattini elettrici, sottolinea l’importanza di “osservare le regole della strada che valgono per tutti e ricordare che la prudenza non è mai troppa. Infine il presidente ACI ha ricordato l’impegno del club degli automobilisti per favorire lo sviluppo della mobilità elettrica che deve anche contribuire a svecchiare il parco circolante, “aiutandoci a liberarci di 15 milioni di vetture, vecchie, poco sicure e inquinanti”. Un futuro che passa, secondo le parole conclusive di Sticchi Damiani, attraverso la crescita dei punti di ricarica veloce e per l’uso di energia da fonti rinnovabili ma che deve anche garantire la difesa dei posti di lavoro del settore automotive.
(Foto: L’Automobile)