Gli italiani percorrono in media 28,3 chilometri al giorno per 58 minuti totali di viaggio. E’ quanto emerso dal dossier mobilità di ANFIA. Si tratta, nello specifico, di un dossier effettuato con l’intento di raccogliere informazioni aggiornate sul tema del trasporto delle persone e della mobilità nel tentativo di favorire una lettura dei fenomeni attuali. Quello che è emerso nell’ultima indagine è, di fatto, un quadro generale che narra nello specifico, le abitudini degli italiani in merito alla mobilità. Secondo i dati, l’Italia è un paese “mobile”, sia per quanto riguarda i veicoli personali, sia i mezzi di trasporto pubblici. Le autovetture in circolo, secondo l’indagine, sarebbero circa 40 milioni. Centomila invece gli autobus e 6,9 milioni i motocicli. Il 76,5% dei passeggeri, per chilometro trasportati in un anno riguarda l’auto, l’11,6% autobus, tram, metro e filobus, mentre il 3,4% le moto. Caratteristici i dati che riguardano nello specifico l’età media delle auto a benzina, che va in contrasto con la tendenza attuale direzionata verso la mobilità sostenibile. Nel 2019, l’età media è infatti di 14 anni e due mesi per quanto riguarda i veicoli a benzina contro i 9 anni e 10 mesi per le auto a gasolio e 9 anni e 5 mesi per le auto a benzina – metano. Le distanze medie procapite, percorse in un giorno, sono come già specificato, di 28,3 chilometri, per un’ora circa di viaggio. Dati che celano, tra le righe, la necessità dei cittadini italiani, della necessità dell’utilizzo dei mezzi di trasporto. Altri dati caratteristici in tal proposito riguardano nello specifico il pendolarismo. Sono circa 22milioni le persone che si spostano ogni giorno per andare al lavoro. Si tratta di un dossier, che, nel dettaglio, ha dati di parco e di produzione e mercato elaborati rispettivamente da ACI e ANFIA, che è, di fatto, un contributo conoscitivo e divulgativo con l’intento did raccogliere informazioni sul tema della mobilità integrando caratteristiche fisiche del territorio a quelle dello sviluppo demografico, economico e sociale, ma non solo. Rende possibile, agli operatori del settore, comprendere quali sono le abitudini dei cittadini che riguardano l’intensità del traffico passeggeri e parco veicolari, oltre che i consumi energetici dei trasporti, emissioni inquinanti, l’offerta di trasporto pubblico locale e molto altro. I dati parlano chiaro raccontando le abitudini di un paese che nel corso degli anni ha intrapreso nuovi percorsi per quanto concerne l’argomento, soprattutto negli ultimi mesi, diventando sempre più un paese “mobile” in cui è diventato necessario occuparsi, in maniera più ingombrante, delle politiche riguardanti la mobilità in tutte le direzioni possibili, in concomitanza con abitudini che cambiano di giorno in giorno, richiedendo sempre più spesso soluzioni che siano smart e accessibili in maniera tale da rendere più immediata l’idea di spostamento, sia con mezzi privati, sia con mezzi pubblici.