Esperienza, professionalità e fiducia reciproca, sia nei confronti del marchio, sia nel rapporto operatore cliente, in un contesto lavorativo considerato familiare che punta alla continuità di presenza sul territorio. Roberto Vita, responsabile Aci, racconta così la delegazione di Mola di Bari.
Mola e Aci: da quanti anni è attiva la vostra delegazione sul territorio?
Siamo attivi dal 1996. In quell’anno abbiamo aperto la delegazione che su Mola non era presente, non c’era infatti nessuna delegazione.
Ci parli della delegazione: se ne occupa solo lei?
C’è una collaboratrice e mia moglie. Si tratta insomma di una delegazione con gestione familiare.
Cosa racconta del suo rapporto con Aci?
Si tratta di un rapporto ottimo, perché il marchio è prestigioso. Cerchiamo di fare il massimo per far apparire questo marchio sul territorio come una grossa realtà che da fiducia verso i nostri clienti.
E con questo tipo di lavoro?
Vengo da questa scuola. Prima del 96 avevo già operato presso un’altra agenzia per circa nove anni. Dopo di che ho aperto la delegazione, perché c’è stata la possibilità di aprire questa sede, non presente sul territorio. Siamo riusciti ad avere questa apertura, iniziando così il rapporto con la nostra utenza.
A proposito di utenza: la delegazione è punto di riferimento per i cittadini? Che tipo di rapporto avete con questi ultimi?
Abbiamo un rapporto – dico, forse esagero – quasi familiare con i clienti, perché, per qualsiasi cosa, che sia anche al di fuori dell’auto o delle assicurazioni, anche una multa, una bolletta non pagata di gestore ecc, vengono sempre a chiedere consiglio su come fare e cosa fare. Si tratta di un rapporto umano e confidenziale. Mi piace dire che siamo come il medico di famiglia, qualsiasi problema l’utenza ha, viene da noi a cercare conforto o consigli.
Quali servizi offrite?
Noi offriamo a 360 gradi il servizio alla persona che va dal certificato, all’assicurazione, alla pratica auto, fino alla registrazione di contratti, camera commercio, prefettura, porto d’armi, insomma tutto. Operiamo su tutto ciò che riguarda la persona.
Come avete affrontato il periodo del lockdown e la successiva ripartenza?
Il periodo che noi abbiamo affrontato è stato abbastanza duro, però chiaramente nella riapertura, avendo operato negli anni in maniera ottima sul territorio, abbiamo avuto una grande risposta da parte dell’utenza che ci ha permesso di ripartire. I sacrifici non sono mancati, ma stiamo riuscendo a recuperare il terreno perso in questi mesi.
Se pensa al futuro, quali sono gli obiettivi che le piacerebbe portare a termine?
Gli obiettivi sono tanti. Questo lavoro offre a 360 gradi una varietà di servizi che sapendoli sfruttare bene potrebbero essere, anche nel futuro, una continuazione anche per la famiglia, visto che siamo a conduzione familiare. Magari anche per i figli, che adesso sono piccoli. Sarebbe bello se continuassero la nostra professione, se lo desiderano. Crediamo nel futuro, abbiamo un rapporto con le persone che va al di là della pratica, un grosso bacino di utenza che ci sostiene e ci permette di andare avanti e pensare al futuro. Mi auguro ci sia continuità, fino a che riusciamo a portare avanti questo settore riusciremo sicuramente a restare sul territorio. Poi, il futuro se potessimo prevederlo, tante cose brutte non sarebbero accadute.