Tasse sulle auto aziendali? I benefit previsti dal Governo partono solo per le auto immatricolate dal primo luglio 2020. Lo precisa la risoluzione 46/E/20 del 14 agosto 2020. L’articolo 1 – spiega il Sole24ore – modifica la percentuale di concorrenza al reddito di lavoro dipendente imponibile (ai fini fiscali e contributivi) per i veicoli aziendali e ciclomotori di nuova immatricolazione concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1° luglio 2020, differenziandolo in funzione dell’emissione di Co2 (anidride carbonica). Il nuovo regime di addebito prevede gradi di imponibilità inversamente proporzionali al livello di inquinamento dell’autovettura concessa in uso promiscuo al lavoratore.
Sempre il Sole 24ore chiarisce che per il calcolo del fringe benefit in caso in cui l’assegnazione in uso promiscuo del veicolo sia successiva rispetto al 1° luglio 2020 ma il veicolo è stato immatricolato prima di detta data non si potrà far riferimento ai criteri forfetari. “In questa ipotesi – spiega il Sole 24 ore – non potendosi applicare né la disciplina previgente (in quanto l’assegnazione non era in corso al 30 giugno 2020) né la nuova (il veicolo era già immatricolato al 30 giugno 2020) si dovrà operare un calcolo che consenta di valorizzare il benefit per la sola parte riferibile all’uso privato scorporando quindi dal suo valore normale, l’utilizzo nell’interesse del datore di lavoro”.