Foto: Ansa
Circa 7 milioni di automobili saranno richiamate da General Motors, in tutto il mondo, per sostituire gli airbag modello “Takata”. L’operazione è stata chiesta dalle autorità americane e costerà al colosso dell’auto di Ditroit circa 1,2 miliardi di dollari, nonostante la casa automobilistica ritenga sicure le sue auto.
Secondo l’analisi dell’agenzia National Highway Traffic Safety Administration, infatti, gli airbag in questione, così come altri della stessa casa produttrice già richiamati, sarebbero a rischio esplosione dopo l’esposizione a lungo termine a calore e umidità elevati. A nulla è servito l’appello della casa automobilistica, che a seguito della notizia del rifiuto del ricorso, ha fatto sapere che rispetterà la decisione e inizierà a procedere nella direzione indicata.
Il richiamo riguarderà una dozzina di veicoli prodotti tra il 2007 e il 2014, tra cui i modelli Chevrolet Silverado, la GMC Sierra e la GMC Yukon. L’agenzia ha dato a General Motors 30 giorni di tempo per stabilire un programma per la notifica ai proprietari delle auto e la riparazione degli stessi veicoli. NHTSA ha quantificato in 18 i morti negli Stati Uniti a causa di esplosioni di airbag Takata e altri 250 casi in cui i passeggeri delle automobili sono rimasti feriti nell’impatto. A seguito dell’analisi, sono stati richiamati, in totale, circa 63 milioni di airbag.
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