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Durante l’emergenza sanitaria le abitudini dei cittadini sono notevolmente cambiate, tra queste, anche quelle riguardanti gli spostamenti. E’ quanto emerge da una dettagliata analisi effettuata da Apple, la quale ha raccolto i dati delle richieste di indicazioni a partire dall’inizio dell’anno.
Secondo la ricerca, in Italia, rispetto al periodo precedente al lockdown, nei mesi che vanno da giugno a settembre circa, l’utilizzo dell’automobile è rapidamente raddoppiato, per poi calare drasticamente da settembre in poi. Parallelamente all’aumento dell’utilizzo dell’automobile personale vi è però un altro dato importante, quello del calo dell’utilizzo dei trasporti pubblici. Secondo i dati raccolti, dati confortanti sono stati registrati solo in occasione della riapertura delle scuole, ovvero ad inizio settembre, con un crollo successivo di cirda il 60%.
La drastica riduzione del traffico ha infatti avuto conseguenze drammatiche sulla mobilità urbana in termini economici. Meno abbonamenti e meno biglietti si sono tradotti, inevitabilmente, in un danno economico nei confronti delle istituzioni locali fortemente provate dalla necessità delle città di dover fronteggiare i costi fissi di funzionamento, ai quali vanno aggiunti quelli “nuovi” riguardanti spese di pulizia e sanificazione per il Covid-19. Ma non solo, con il cambiamento di abitudini volto a favoreggiare le automobili personali è tornato anche a suonare il campanello d’allarme riguardante l’inquinamento ambientale.
I dati attuali, riguardanti nello specifico il mese di novembre, hanno raggiunto nuovamente i numeri del primo lockdown, con un calo drastico dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico ed un aumento esponenziale delle automobili personali.
Nonostante questo restano aperte le nuove opportunità legate alla micromobilità, dati che però riguardano soprattutto gli altri paesi. Secondo i dati di Apple, per esempio, nel periodo posteriore al lockdown, l’utilizzo del bike sharing in Cina è cresciuto del 150%. Un dato che, diversamente da come accaduto in Italia, narra di una popolazione che, con la paura del contagio, al posto di scegliere il trasporto pubblico o l’auto personale, ha optato per il trasporto condiviso.
Il Covid, secondo la ricerca effettuata da Apple, ha spostato però il livello di attenzione verso la ricerca di nuove sfide volte a creare delle vere e proprie città del futuro, in cui la mobilità sia concepita in maniera differente, soprattutto, tra le altre cose, per trovare soluzione a quello che è sicuramente l’anno “buio” del trasporto pubblico.
La preferenza nei confronti delle auto personali, soprattutto per questioni di sicurezza relative al contenimento del contagio, ha portato sul tavolo delle istituzioni italiane temi riguardanti la costruzione di una nuova concezione della mobilità che veda le città sempre più connesse, dunque smart, oltre che sostenibili ed efficienti, sia sul piano della mobilità pubblica, sia su quello della mobilità privata, con investimenti innovativi al fine di incentivare sempre di più i cittadini ad una transizione globale che non sia percepibile solo nei fatti, ma anche nella cultura e nella ricerca di soluzioni eco sostenibili.