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Le emissioni dei monopattini elettrici sono maggiori di quelle di un’auto o di una moto elettriche . E’ quanto emerso in seguito ad uno studio condotto da Arcadis, azienda di progettazione e consulenza urbana.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, le emissioni CO2 di un monopattino, sarebbero, in particolare, pari a quelle di un’automobile. Questo perché, viene specificato nello studio, a pesare sulle emissioni non è soltanto il valore di anidride carbonica emessa durante l’utilizzo quotidiano del mezzo (circa 2,5 grammi a chilometro) bensì il processo che coinvolge lo stesso dai primordi della sua esistenza (la produzione), sino al suo pensionamento.
Secondo i dati, dunque, un monopattino in condivisione (perché calcolati anche dati collaterali come il trasporto nelle diverse città di arrivo) emette, in media, 105,5 grammi di C02 per chilometro percorso. Si tratta, di fatto, di cinque grammi in meno rispetto a un’automobile con almeno tre persone a bordo (che di grammi ne consuma 111). Dati simili (che ricordiamo riguardano le emissioni di tutto il ciclo di produzione del veicolo) riguardano le vetture elettriche, che con una sola persona a bordo, consumano in media 103 grammi per chilometro percorso. Secondo i dati, dunque, una macchina elettrica più pesante è meno inquinante di un veicolo che rientra nella categoria della micromobilità, in particolare Arcadis la pone a 103 grammi a chilometro.
Il monopattino, va specificato, nella classifica stilata da Arcadis risulta essere dietro anche ad altri mezzi come ad esempio treni, tram, metropolitane, pullman elettrici e ibridi. Nello specifico, per quanto riguarda le metropolitane, queste ultime emettono 6 grammi per ogni chilometro. Dati più alti riguardano i pullman elettrici (21,7 grammi a chilometro) e gli ibridi (74,3 grammi a chilometro). Di fatto, gli unici mezzi di trasporto ad inquinare più dei monopattini sono gli autobus che si muovono a diesel (154 grammi a chilometro), moto e scooter con cilindrata al di sotto dei 750cc (204 grammi a chilometro), quelli con cilindrata superiore (231 gr/km) e infine le automobili endotermiche con un solo passeggero (oltre i 250 grammi a chilometro).
Le ragioni, secondo gli esperti, sono riconducibili a diversi fattori. Tra i più importanti, secondo Arcadis, vi è sicuramente il fatto che le aziende produttrici asiatiche, al contrario di quelle europee, non rispettino in toto quanto concerne la sostenibilità, soprattutto in termini di materiali. In secondo luogo, vi è poi il fatto che moltissimi cittadini vedono ormai nei monopattini un mezzo utile per tragitti che potrebbero essere invece fatti a piedi o con mezzi urbani e, di conseguenza, meno come un mezzo capace di rimpiazzare auto o moto per gli spostamenti urbani. Fattore, quest’ultimo, che porterà inevitabilmente ad un incremento della produzione di questi ultimi, con conseguente impatto negativo in termini di emissioni.