Mobilità, al via il progetto europeo per la sicurezza stradale dei rider. C’è anche l’Italia

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Runner per consegne a domicilio, addetti al trasporto delle merci nel tratto finale della consegna fino alla destinazione e corrieri dell’ultimo miglio. Sono solo alcune delle figure lavorative coinvolte nel progetto europeo, a cui ha preso parte anche l’Italia, intitolato “Training for Last Mile Deliverers/Drivers in Safe and Sustainable Urban Areas”.

Obiettivo del progetto, quello di promuovere e migiorare la formazione nell’ambito della mobilità, della sicurezza stradale, della sostenibilità e delle procedura di consegne di queste categorie lavorative. Si tratta, in particolare, di figure che operano per lo più in ambito cittadino che, soprattutto in seguito all’emergenza sanitaria e all’incremento delle vendite on-line, sono aumentate esponenzialmente riempiendo ulteriormente strade urbane ed extraurbane. A fare da capofila, per quanto riguarda l’Italia, la CNA di Pesaro e Urbino. A livello europeo sono inoltre coinvolti anche Finlandia, Spagna e Bulgaria. Insieme, questi paesi, stanno cercando di costruire una promozione consapevole della mobilità sostenibile che metta al centro di queste figure lavorative anche la sicurezza stradale. Sono in moltissimi infatti, soprattutto i giovani, che spesso si cimentano in questo lavoro senza prima essere istruiti a dovere su quelle che sono le norme.

“Oggi – ha spiegato Riccardo Battisti, responsabile di CNA-Fita (il settore trasporti della CNA) – l’ecosistema dell’ultimo miglio sta affrontando varie sfide legate all’aumento dell’utilizzo delle nuove tecnologie commerciali basate sui dispositivi mobili e all’e-commerce, alla crescente consapevolezza della sostenibilità e della sicurezza nelle aree urbane. Tutte queste sfide stanno portando a un’evoluzione ad alta velocità e all’adattamento del settore della logistica alle esigenze delle città del futuro. E a questo proposito non è ancora stato sviluppato un modello di formazione incentrato nello specifico sui responsabili di questo tipo di trasporto” – ha sottolineato. Ragion per cui, ha spiegato ancora Battisti “Il progetto nasce dalla necessità del settore della logistica di promuovere la consapevolezza sulla sicurezza stradale e una formazione adattata alla crescita delle consegne dell’ultimo miglio in questi ultimi anni” – ha concluso.

“Tutti i partner del progetto – hanno spiegato invece i vertici di CNA – hanno l’obiettivo comune di promuovere e di migliorare la formazione delle risorse umane delle imprese di trasporto di merci su strada in Europa, fornendo agli attori del settore logistico europeo la propria esperienza e il proprio know-how nello sviluppo di strategie di formazione, di infrastrutture e di politiche pubbliche per una mobilità sostenibile e sicura”. I primi passi, insomma, riguarderanno la definizione degli obiettivi e la messa a punto della strategia per trovare soluzioni utili per contribuire a sviluppare e promuovere proposte di sensibilizzazione stradale e mobilità. Successivamente saranno attuati programmi di formazione online con l’obiettivo di aumentare e migliorare le competenze dei corrieri e provare così a ridurre anche gli incidenti stradali. L’intento finale è quello di portare questa “Buona pratica” anche nel resto d’Europa e, di conseguenza, in tutte le città italiane che vedono ogni giorno percorrere moltissimi chilometri dai corrieri.

 

 

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