Foto da cmcars.it
Il futuro della mobilità è smart. Oltre sei italiani su dieci sono infatti convinti che la guida connessa sarà alla base della mobilità dell’immediato futuro. In Italia, in particolare, l’apertura alle auto connesse è maggiore rispetto a quella dei paesi del Nord Europa. A renderlo noto un’indagine di AutoScout24, presentanta nel corso del workshop dal titolo “Connected Car & Mobility: quali strategia per valorizzare i dati?”.
Secondo quanto emerso dall’indagine, organizzata dall’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, in Italia ad essere fiduciosi verso la nuova tecnologia sarebbero il 55%, contro il 53% del Belgio, il 47% dell’Olanda, 46% Austria e il 37% Germania.Ad essere maggiormente incuriositi dalle nuove tecnologie sono soprattutto i giovani. Questi ultimi sono infatti disposti a pagare anche prezzi più alti per gli optional legati alla guida connessa. Chi invece vive nelle grandi città non è particolarmente propenso alla guida connessa, anzi, fa fatica a comprende i benefici reali e le opportunità di questa fetta di mercato.
Tra le caratteristiche preferide delle auto connesse spiccano in particolare i sistemi di infotainment (54%) e i dispositivi per la sicurezza attiva (57%), tra questi il cruise control adattivo – ACC (41%) e i sistemi di assistenza alla guida (44%). Ci sono però dei timori legati alla nuova tecnolgia, tra questi spicca quello relativo ai problemi legati alla privacy. Sono in molti infatti ad essere preoccupati in termini di riservatezza dei dati personali. In Italia, in particolare, ad essere disposti a condividere i dati della propria auto per poter ricevedere servizi aggiuntivi sono il 57%. Un altro fattore importante, relativo alla volontà di scegliere queste tecnoligie, sono temi come la sostenibilità. In Italia, in particolare, il 75% degli intervistati indica l’attenzione alla sostenibilità tra i driver d’acquisto.
“I risultati dello studio dimostrano come gli utenti intervistati siano attenti al tema delle Connected Car e più in generale, al livello di tecnologia di bordo, senza tralasciare gli aspetti di compatibilità ambientale dell’auto – ha sottolineato Sergio Lanfranchi, del Centro Studi di AutoScout24 – il prezzo rappresenta ancora un driver decisivo per la scelta dell’auto, ma il campione intervistato si dimostra disponibile a pagare di più per una maggiore e migliore tecnologia legata alla guida connessa – ha concluso sottolineato l’importante ruolo strategico che hanno ora i marketplace, ovvero quello di “raccontare l’evoluzione delle auto connesse con un approccio chiaro, evidenziandone il livello di innovazione, in modo da indirizzare gli utenti verso le soluzioni più in linea con il proprio profilo di guida”.
Di fatto, quella delle auto connesse è una rivoluzione ormai iniziata qualche anno fa attraverso la quale le auto dispongono ora di tecnologie capaci di rendere il viaggio maggiormente confortevole e sicuro attraverso radar, sensori di collisione, ma anche servizi di navigazione e molto altro. Ragion per cui, sempre più aziende del settore automotive hanno scelto di investire in questa direzione con l’intento di adeguarsi sia per semplificare la guida degli utenti, sia per ridurre i consumi, sia, non meno importante, per incrementare la possibilità di incrementare la sicurezza su strada.