Turismo, ricchezza da bere: l’enoturismo in Puglia

Terra di sole, grano, olio extra-vergine d’oliva e non solo. Con tenacia e orgoglio, la Puglia è riuscita a farsi spazio, negli ultimi anni, nel panorama italiano ed internazionale del vino d’eccellenza, grazie ai suoi vitigni che, dal Gargano al Salento, segnano un percorso ideale accompagnando il ricchissimo e variegato patrimonio gastronomico di questa terra. Merito della posizione privilegiata prospicente al mare, ma anche del clima e della sua tradizione sempre viva, la regione ha fatto un ulteriore balzo in avanti e oggi risulta una delle più competitive del settore.

Anche per questa ragione, ormai da un ventennio, sulla scorta di altri territori divenuti celebri per il turismo legato alle visite nei vitigni, anche la Puglia si è organizzata per lo più in consorzi, per garantire lo sviluppo dell’enoturismo. Un settore che, in questa regione, si caratterizza per la diversità naturale dei territori e dell’interpretazione che ne hanno fatto gli abitanti attraverso l’architettura, arrivando ad inserire nei vini pugliesi delle caratteristiche tipicizzate e per questo motivo, uniche.

L’itinerario alla scoperta dei vini pugliesi si divide tra l’immersione sensoriale delle passeggiate tra i vitigni e le degustazioni guidate da esperti che accostano per l’occasione pietanze tipiche della cultura popolare locale. L’enoturismo in Puglia è in netta crescita per merito delle tante manifestazioni che, soprattutto tra la primavera e l’estate, hanno luogo lungo tutta la regione. Il 5% dell’intero comparto dell’enoturismo italiano è legato alle visite guidate nelle aziende vinicole pugliesi, un dato che ad inizi anni 2000 non esisteva nemmeno. In effetti, il vino pugliese per anni è stato considerato un vino da taglio, utile a dare struttura a grandi e prestigiosi vini prodotti nel nord Italia: nell’ultimo ventennio, però, si è capito che il territorio pugliese è in grado di produrre etichette di qualità: in questo senso, il Primitivo, il Negroamaro e l’Uva di Troia sono tra le varietà che si sono maggiormente guadagnate l’attenzione nazionale e internazionale.

Tutte queste tre etichette rinomate provengono da vitigni autoctoni: il Negroamaro dal Salento, come anche il Salice Salentino Doc. Il Primitivo di Manduria DOC proviene sempre dal sud della Puglia, nella bassa Murgia (province di Bari, Brindisi e Taranto). Nell’alta Murgia si produce il Castel del Monte Doc che comprende produzioni di uve Bombino Bianco, Aglianico e Nero di Troia. Quest’ultimo è prodotto in tutto il Foggiano, poiché palesemente legato alla leggenda della guerra di Troia. “Cacc’e Mmitte” è un vino rosso molto particolare che si produce nell’area di Lucera. Per finire il San Severo che può essere Rosso o Rosé, proviene dalle pendici del Gargano.

Sotto il nome di “Strade del vino” si annoverano, ormai da almeno un decennio, gli itinerari di turismo volti alla scoperta di questa ricchezza enologica della regione Puglia. Alcuni tra i più noti sono:

  • Strada dei vini della Murgia Carsica, nella quale troviamo i vini Doc come il Gioia del Colle e il Gravina;
  • Strada dei Vini di Locorotondo e di Martina Franca (comprendente le aree di Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Ostuni, Fasano e le zone limitrofe);
  • Strada dei vini Doc della Daunia, dal Gargano alla sua costa in una varietà di produzioni caratterizzate per il profumo che emanano;
  • Strada del vino di Castel del Monte, con due percorsi suggestivi che hanno come punto partenza Bitonto e Trani;
  • Strada degli Antichi vini rossi, da Barletta a Foggia, un percorso tra località storiche di produzione e siti archeologici che testimoniano la vocazione territoriale millenaria;
  • Strada del vino Primitivo, che si snoda tra Manduria e Lizzano, abbraccia il tarantino e arriva alle porte del brindisino;
  • Strada Appia, con i celebri vini Negroamaro, Primitivo e Malvasia Nera;
  • Strada del vino Vigna del Sole, che si snoda lungo il tavoliere Salentino (Piana Messapica);
  • Strada del vino del Salento, che comprende un vasto territorio dove la cultura greco-bizantina ancora si avverte nelle tradizioni.

Leggi il precedente

“Come viaggiare su un tappeto volante”: Citroën presenta la sua C5 X

Leggi il successivo

Mick Schumacher e Julian Alaphilippe per la campagna globale sulla sicurezza stradale #3500LIVES

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *