Auto, il futuro è green ma ci sono troppe criticità per l’accessibilità a disabili e anziani. Il report

Il futuro della mobilità è green, ma ci sono ancora troppe criticità per i cittadini con disabilità fisiche. E’ quanto emerso da uno studio pubblicato dal Reserarch Institute for Disabled Consumers (RIDC) commissionato da Urban Foresight, fornitore di colonnine urbane pop-up che fuoriescono dalla sede stradale al momento dell’uso. In particolare, in seguito alla ricerca, sono emerse le diverse preoccupazioni portate alla luce proprio dai conducenti disabili nello specifico in merito ai disagi nella ricarica dei veicoli a batteria.

Secondo l’indagine, la maggior parte dei conducenti disabili, ha intenzione di acquistare auto elettriche, a patto però che le colonnine e i sistemi di collegamento fra auto e rete siano resi più accessibili. Nello specifico, due terzi delle persone disabili temono di trovare la ricarica delle auto difficile o addirittura molto difficile da effettuare. I disagi sono gli stessi per le persone anziane o con postumi di carattere motorio come ad esempio ictus, ma non solo. Anche i cittadini con artrite, problemi agli arti superiori o scarso controllo motorio delle mani dichiarano che le operazioni di ricarica sono particolarmente complesse. Tra quelle indicate come potenzialmente complicate ci sono la rimozione del cavo di ricarica auto, l’inserimento dello spinotto e, infine, gli spostamenti tra l’auto e la colonnina elettrica. Nello specifico, il 54% degli intervistati ha dichiarato di avere difficoltà nel sollevare il cavo di ricarica dal bagagliaio dell’auto per poterlo collegare, il 41% teme di dover fare troppa fatica per portare il cavo al caricabatterie e il 66% ha preoccupazioni su pericoli di inciampo e sulle barriere presenti nei pressi della colonnina, se non addirittura intorno. Infine, vi è anche la questione delle connessioni di ricarica spesso situate fuori portata, dunque, di fatto, inutilizzabili dai cittadini che utilizzano sedie a rotelle.

Secondo quanto emerso, nonostante il futuro dell’automobile sia letteralmente proiettato sul “verde”, ci sono ancora troppi punti interrogativi che mantengono salto il semaforo sul colore rosso. Ancora oggi infatti, diversi servizi non sono pensati per tutti tagliando fuori diverse fasce di consumatori.

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