Il presidente dell’Ac Bari Bat, Francesco Ranieri, da poco nel cda di Aci Storico, spiega i vantaggi e l’importanza di associarsi ad Aci Storico.
Presidente, quali sono i compiti di Aci storico?
“Aci Storico nasce sulla precipua volontà del presidente nazionale, ing. Angelo Sticchi Damiani, al fine di riunire i veri appassionati di auto d’epoca. L’Automobile Club d’Italia, nel rinnovare il suo impegno in favore della passione e della cultura per le quattro ruote, ha iniziato nell’anno 2013 un percorso al fine di salvaguardare gli interessi automobilistici dei veicoli storici. Il registro storico, infatti, vuole essere un punto di riferimento normativo per i collezionisti e AC BARI-BAT è stato tra i primi soci fondatori di ACI STORICO e da subito si è attivato per promuovere eventi che coinvolgessero appassionati di veicoli d’epoca. Da tempo ACI chiede una riforma normativa dell’articolo 60 n. 4 del codice della strada, al fine di essere aggiunto tra gli esistenti registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa, Storico FMI, essendo ente pubblico da sempre detentore del PRA e sin dal 1905 impegnato per la tutela degli automobilisti e del relativo sport”.
Quanto è importante associarsi ad Aci storico per i club baresi e della Bat?
“L’ACI tutela le auto di reale interesse storico e non auto di semplice vetusta immatricolazione, che risultano insicure e oltremodo inquinanti. È notorio, infatti, che circolano migliaia di veicoli che non hanno alcun interesse storico ma che vengono inseriti nell’apposito registro dopo solo vent’anni di immatricolazione su richiesta del proprietario al fine esclusivo di essere esonerato dal versamento della tassa di proprietà e di usufruire di tariffe assicurative agevolate. È certo infatti che il veicolo storico è gelosamente custodito e viene utilizzato raramente solo per partecipare a manifestazioni in tema e mai per uso quotidiano. Invero, circolano numerose autovetture, non certamente d’epoca, che hanno come unico comune denominatore l’immatricolazione ultraventennale. Trattasi, in tal caso, di utilitarie che non costituiscono veicoli di pregio e, invero, vengono utilizzate quotidianamente per la circolazione urbana, causando inquinamento nel dispregio del concetto di storicità del mezzo. L’obiettivo che si prefigge ACI STORICO è da sempre la redazione di una lista di salvaguardia per i veicoli immatricolati da venti ai ventinove anni che siano effettivamente di particolare interesse storico per le loro caratteristiche uniche di meccanica e di carrozzeria. Per quanto concerne le autovetture ultratrentennali esse sono considerate tutte storiche”.
Quali vantaggi otterrebbero i club baresi e della Bat?
“Tra le tessere ACI c’è quella STORICA che consente di usufruire di molteplici agevolazioni, tra le quali tre soccorsi gratuiti in Italia e uno all’estero, nonché la possibilità di estendere i benefici fino a dieci targhe di auto. Offre, altresì, l’abbonamento alla rivista specializzata mensile “Ruote classiche” e altri numerosi benefit. Il socio Aci storico, ad esempio, può partecipare ad eventi dedicati. Infatti quest’anno saremo tappa di Ruote nella Storia nel comune di Rutigliano”.
Presidente, quale sarà il suo impegno nel cda di Aci Storico?
“Il mio impegno, nella recente nomina a componente del Consiglio di amministrazione di ACI STORICO, sarà quello di promuovere ulteriori attività al fine di incrementare l’interesse di migliaia di amatori di veicoli d’epoca e di veri collezionisti, nell’auspicio di trovare adesioni anche nei club della Città Metropolitana di Bari e della BAT, nella consapevolezza che gli appassionati di questo affascinante mondo siano anche un volano per il turismo nazionale ed internazionale. Concludo, confidando che nel prossimo futuro ACI STORICO possa rientrare tra gli enti certificatori annoverati nel suddetto articolo del codice della strada”.