I cittadini italiani sognano città ecosostenibili, ma non sono ancora pronti a rinunciare all’auto. In particolare, almeno fino al 2030, l’85% degli italiani continuerà a non fare a meno dell’auto di famiglia. Si tratta dello scenario fotografato da un’indagine di BVA Doxa per Groupama Assicurazioni. Nonostante dal sondaggio sia emerso che i cittadini chiedano, per il futuro, carburanti al 100% ecologici, macchine elettriche e incremento dei servizi di sharing, dall’altra emerge anche che non tutti sono ancora pronti a rinunciare alla tradizione. Secondo le previsioni, nel 2030, a cambiare marcia sarà un italiano su due. Solo il 53%, in particolare, è pronto a rivedere le proprie abitudini di mobilità. Ad oggi, va specificato, gli italiani pronti ad utilizzare i mezzi condivisi (forse anche spinti dai timori dovuti alla pandemia), sono solo tre italiani su dieci.
Le tendenze però sembrano invertirsi se si guarda al futuro, con un aumento delle formule alternative alla mobilità. Secondo l’indagine, più di 6 italiani su 10, ovvero il 62% si dichiarano pronti alla mobilità condivisa. Quattro su dieci (40%) pronti ad utilizzare mezzi diversificati in base alle esigenze. Il 36% invece, si mostra disposto anche ad avvalersi esclusivamente di mezzi ecologici, mentre 9 su 10 sognano carburanti 100% green. I giovanissimi, ovvero i cittadini inseriti nella fascia d’età 18-25 anni, sono, di fatto, tra quelli più inclini a questi cambiamenti. Uno sguardo al futuro dunque c’è, ma è solo parziale e proviene dai giovani, perché, secondo quanto emerso, ci sono invece ancora moltissimi cittadini che non riescono a scindere il legame con la propria auto. In particolare, secondo il sondaggio, fra 10 anni, l’85% degli intervistati, la macchina familiare continuerà ad essere un bene irrinunciabile. Ad oggi, a non voler rinunciare all’auto di famiglia sono il 93% degli italiani. Sei su dieci non smetteranno dunque di usare l’auto di proprietà, mentre nove italiani su dieci non riescono a fare a meno della propria auto. Tradotto in percentuale, il 97% ha un’auto di famiglia, ma solo il 7% dice che è pronto a rinunciare alla macchina. Oltre il 70% la utilizza come trasporto preferito sia nella vita quotidiana, sia per i viaggi fuori città.
La tendenza a voler accogliere il cambiamento però non manca. L’auto infatti, risulta comoda, ma non viene più considerata come l’unica scelta per gli spostamenti urbani. I cittadini sono infatti aperti all’utilizzo di biciclette, monopattini, mezzi pubblici e sharing. Spunta inoltre, il bisogno di un’assicurazione multimodale e flessibile che segue la persona non più il veicolo. Per quanto riguarda il futuro dello sharing, nel 2030, due italiani su dieci, prevedono che l’auto non sarà l’unico mezzo di trasporto principale, ma, al contrario, sarà possibile, oltre che necessario e maggiormente comodo, scegliere di volta in volta il mezzo maggiormente congeniale in base alle esigenze e allo spostamento da dover affrontare. La macchina di famiglia sarà ancora tra i mezzi generalmente più utilizzati, le stime però parlano del 76%, percentuale ben lontana da quella attuale. I dati, di fatto, confermano parallelamente sia la tendenza dell’auto come mezzo preferito, sia la necessità di doversi adeguare al cambiamento in cui l’auto non sarà più l’unico mezzo a disposizione.
Nel futuro, inoltre, gli italiani, si aspettano che al centro del cambiamento ci sia la forte presenza di auto elettriche che contribuiranno a rendere green anche le città. Circa un intervistato su due, ovvero il 48%, indica come obiettivo per il 2030 un aumento di piste ciclabili e una maggiore presenza di mezzi pubblici. C’è anche una sorta di lista dei desideri che emerge. Tra le richieste, la volontà di avere, in futuro, parcheggi nascosti alla vista, riduzione della circolazione per contenere lo smog, ma anche più postazioni di bike sharing. L’89% si aspetta poi l’adozione di carburanti al 100% ecologici, mentre l’81% di automobili full electric. In questo contesto risulta importante anche il ruolo dei mezzi di mobilità leggera che contribuiranno a rendere sostenibile la mobilità. Insomma, nonostante i cittadini siano ben radicati alle tradizioni e ancora non riescano ad immaginare un futuro senza la cara auto di famiglia, la tendenza è quella di progressivo cambiamento che porterà nei prossimi dieci anni i cittadini ad interfacciarsi con un modo tutto nuovo di intendere la mobilità, in cui, all’auto di famiglia, si aggiungeranno anche altri mezzi di trasporto che diverranno altrettanto necessari per gli spostamenti di ogni tipologia.