Rapporto sicurezza Dekra 2021: sulle strade europee aumentano i rischi per gli anziani

(Foto: Pixabay)

Anziani alla guida e sicurezza stradale. Il tema è sempre più attuale in Italia come nel resto del mondo, dove cresce l’età media della popolazione e le persone in avanti con l’età sono sempre più “mobili” tramite la propria auto, i mezzi pubblici o anche le due ruote. Recente è il caso del tragico incidente che, sulla strada statale 16 Adriatica, nei pressi di Fasano, è costato la vita a due fratelli ultraottantenni che avevano imboccato la strada contromano. Secondo Jann Fehlauer, amministratore delegato di Dekra Automobil GmbH che ha presentato il Rapporto sulla Sicurezza Dekra 2021 che quest’anno è intitolato ‘Mobilità in età avanzata’ “è urgente agire per ridurre al minimo questo rischio e, allo stesso tempo, per preservare la mobilità delle persone anziane ma anche come partecipazione sociale”. Ad essere particolarmente a rischio, sulla strada, tra coloro che sono avanti con gli anni sono i pedoni e i ciclisti: circa il 30% di tutti gli incidenti stradali mortali avvenuti nel territorio dell’Unione europea negli ultimi anni hanno visto coinvolte persone appartenenti alla fascia di età superiore ai 65 anni e, tra i pedoni e i ciclisti, gli anziani rappresentano addirittura il 50% circa di tutti gli incidenti stradali mortali.

Secondo l’International Traffic Safety Data and Analysis Group (IRTAD), nei Paesi OCSE (eccetto Argentina, Canada, Colombia e Slovenia) dal 2010 a 2018 il numero di persone uccise nel traffico tra i 15 e i 17 anni è diminuito del 32%, quello dai 18 ei 24 anni uccisi è diminuito del 25% e quello dai 25-64 anni del 6,9%. Ma nello stesso periodo, il numero di infortuni mortali per chi ha un’età superiore a 65 anni in incidenti è aumentato di circa il 7%, e per quelli con oltre 75 anni del 4,7%. Numeri che dimostrano quanto sia elevato l’indice di rischio per le persone che superano una determinata soglia di età. “Le limitazioni delle risorse di elaborazione mentale legate all’età hanno una notevole influenza sulla quantità di informazioni che una persona può gestire in un momento” – spiega infatti Fehlauer – affrontare un’attività di guida richiede quindi un grande sforzo che può portare più rapidamente a stanchezza o stress psicologico”.

Per aumentare la sicurezza stradale degli anziani, molti esperti sostengono l’uso e l’ulteriore sviluppo dei sistemi di assistenza alla guida, cosiddetti ADAS. Come mostra un sondaggio commissionato da Dekra, la fascia di età 65 ed oltre è generalmente molto aperta agli aiuti elettronici ma la loro diffusione – una volta stabilita l’obbligatorietà – richiede una media di circa 15 anni. Per Dekra è necessaria una strategia proattiva che comprenda tutti i tipi di trasporto per una maggiore sicurezza stradale per gli anziani a livello internazionale, nazionale, regionale e locale in quanto, in linea generale, “l’obbligo sociale deve essere quello di mantenere la mobilità individuale sicura”. Dekra chiede anche una maggiore educazione sulla sicurezza per gli anziani e, per chi è oltre i 75 anni, feedback regolari sul mantenimento delle ‘competenze’ fisiche e cognitive. E ancora, misure adeguate per aiutare i conducenti ad orientarsi (intuitivamente) in modo corretto nelle rampe d’ingresso alle autostrade e, nelle regioni rurali, modelli che garantiscano la mobilità delle persone anziane senza obbligarli a fare affidamento sulla guida della propria auto.

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