“L’auto è e resterà uno strumento di mobilità centrale per molti anni. Ma la domanda anche da parte degli adulti si sta spostando verso mezzi più ecologici e cambiano anche le abitudini. Da uno studio Aci sappiamo che solo 1 giovane su 8 considera il possesso dell’auto un elemento centrale”. E’ quanto dichiarato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, all’Automotive Business Summit del Sole 24 Ore.
Durante l’intervento, Giovannini ha anche colto l’occasione per parlare della questione del bando dei motori termici in Italia specificando che non sono state ancora prese decisioni in merito. “Ne stiamo discutendo con il ministro Cingolani – ha dichiarato – il suo Ministero deve preparare il Piano integrato energia e clima che servirà anche per dare indicazioni chiare alla filiera dell’auto. Non posso dare indicazioni certe, ma entro il 2030, l’Italia deve abbattere le emissioni” – ha concluso, ricordando inoltre che lo stop al termico, in Europa, arriverà fra il 2030 e il 2040, a seconda dei paesi.
Il ministro ha dunque rivolto uno sguardo al futuro senza tralasciare l’importante riflessione che riguarda il cambiamento di abitudini dei cittadini che, ormai, sempre più spesso si stanno interfacciando con quella che è di fatto, una nuova realtà: la mobilità ecologica. In molti fanno infatti affidamento anche ai mezzi offerti dai servizi di sharing. Ragion per cui, secondo Giovannini, è necessario trovare soluzioni efficaci. Il ministro, in tal proposito è intervenuto anche sulla tipologia di alimentazione, ricordando che “alcune case auto si stanno spostando molto rapidamente verso l’elettrico, ma bisogna costruire infrastrutture e c’è ancora una differenza di costo (rispetto al termico ndr). Altre invece stanno spingendo per ridurre inquinamento con soluzioni che si basano sul termico, ma non dobbiamo dimenticarci che entro il 2040 non sarà più possibile commercializzarli in Europa” – ha concluso.