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“La decarbonizzazione passa attraverso lo sfruttamento di risorse diffuse e uno sfruttamento delle rinnovabili che richiede da una parte forme di accumuli, dall’altra un utilizzo intelligente dell’energia e della nostra domanda per sfruttare le risorse che abbiamo al meglio”. E’ quanto ha dichiarato Massimo Ricci, direttore della Divisione Energia di Arera in occasione della presentazione del progetto Grid Futurability Matera. Un momento per parlare di energie rinnovabili e di argomenti strettamente connessi a quello che prevede il prossimo futuro: la transizione ecologica.
Secondo Ricci, in particolare, ad avere maggior impatto sul passaggio da fonti di energia tradizionali a fonti di energia rinnovabili sarà “il coinvolgimento territoriale” che, ha spiegato nel corso di un’intervista “avrà queste due dimensioni: da un lato la produzione diffusa, dall’altro l’esigenza di rendere intelligente la gestione grazie a un sistema che automatico e intuitivo”. Fattore, quest’ultimo, che si collega alle tematiche già discusse dagli operatori del settore dell’automotive, per i quali, il discorso sulla transizione ecologica e sul passaggio ad una mobilità sostenibile, fonda le sue basi sull’innovazione tecnologica.
Per avviare questo processo, così come sottolineato da Ricci, sarà necessaria una “gestione attiva” che dovrà avere, in particolare, due funzioni: “la prima – ha spiegato – è quella tipica delle reti di distribuzione, sia la produzione che il consumo hanno dei picchi e questo richiede consapevolezza dei flussi. Poi c’è quella di intermediazione tra esigenze locali della popolazione ed esigenze sistemiche, che vanno coordinate. Da tutto questo discende un coinvolgimento territoriale molto rilevante e la disponibilità del consumatore ad essere aperto a nuove forme anche di contrattualizzazione in grado di garantire automatismi che consentano di avere un servizio che soddisfi le singole esigenze e di avere un vantaggio. In questo è fondamentale l’importanza del digitale e delle comunicazioni per garantire il controllo di cosa succede, quindi il monitoraggio, e la possibilità di gestire da remoto moltissime risorse diffuse” – ha concluso.
Sia che si tratti di mobilità, sia che si tratti di energia rinnovabile, luce e gas, il concetto, secondo il direttore della Divisione Energia di Arera è chiaro: per poter aspirare ad una transizione ecologica che abbia durata nel tempo bisognerà, inevitabilmente, coinvolgere i cittadini rendendo il territorio strettamente partecipe non solo attraverso incentivi, ma anche attraverso una sensibilizzazione costante al tema affinché diventi, giorno dopo giorno parte della quotidianità.