Mobilità sostenibile, in Italia 59 Comuni ciclabili: ecco le bandiere gialle di FIAB

Cinquantanove bandiere gialle della ciclabilità italiana per il 2021. E’ quanto è stato consegnato, ad alcune città italiane, per la quarta edizione di FIAB-ComuniCiclabili, il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani.

L’Italia migliora sempre più, quest’anno infatti, fra le new entry, spicca Milano, città che negli scorsi anni non si era piazzata. In particolare, il circuito FIAB-ComuniCiclabili raggruppa oggi 151 città in tutta Italia. Si va dai piccoli paesi a realtà più grandi fino ad arrivare anche a capoluoghi di provincia e regione che, in totale, rappresentano oltre il 18% della popolazione italiana (ovvero 11 milioni di cittadini). I territori, va specificato, hanno tutti esigenze diverse tra loro, uniti però dalla volontà di proseguire lo sviluppo di una mobilità che sia sempre più sostenibile attraverso interventi dedicati alla ciclabilità e servizi.

Quattro, nello specifico le aree di valutazione. I comuni valutati devno possedere almeno un requisito nelle aree di mobilità urbana, ovvero ciclabili, infrastrutture, moderazione traffico e velocità. Poi c’è il requisito della governance, con politiche di mobilità urbana e servizi. Infine comunicazione & promozione e area cicloturismo, quest’ultimo requisito non obbligatorio. Le ultime new entry del 2021 sono 9: Abano Terme, Capaccio Paestum, Copparo, Cervia, Lecco, Milano, Porto Recanati, Jesi e Rescaldina.

Tra gli aspetti positivi evidenziati, in particolare a Milano, sul rapporto nel quale è scritto il giudizio finale si legge: “la capillarità del bike sharing tale da aver contribuito a innescare la transizione verso nuove abitudine quotidiane, gli interventi per la moderazione del traffico e della velocità, il positivo ricorso ai nuovi strumenti di ciclabilità leggera inseriti nel Codice della Strada, il calo del tasso di motorizzazione”.

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