Turismo, un viaggio prezioso come il sale: alla scoperta di Margherita di Savoia

Precedentemente parte della provincia di Foggia, dal 2004 Margherita di Savoia è uno dei comuni più caratteristici della Bat. Conosciuta in tutta Italia e all’estero come la città del sale, è costituita da un centro abitato che sorge in riva al mare Adriatico, in una zona pianeggiante e un tempo paludosa. È qui che sorgevano i laghi costieri Salso e di Salpi: attraverso una particolare conformazione del terreno, argilloso e altamente impermeabile, l’andamento delle maree ha permesso, nei secoli, l’allagamento periodico di piccole depressioni non lontane dalla costa. Qui, l’evaporazione dell’acqua marina e la precipitazione dei sali in essa disciolti ha permesso fin dall’antichità il deposito del sale, prezioso perché largamente impiegato per la conservazione degli alimenti.

Oggi, quei laghi sono stati messi in coltura e bonificati dall’uomo e abbracciano il comune di Margherita di Savoia che, stretto dall’altro lato dal litorale Adriatico, ha una caratteristica forma lunga e stretta e si sviluppa per circa 3 chilometri lungo tre corsi principali: corso Garibaldi, corso Vittorio Emanuele e corso Africa Orientale. A questi, poi, si aggiunge il bellissimo lungomare Cristoforo Colombo. Il paese si è, poi, esteso, in parte rispetto alla sua forma istmica a partire dagli anni ’70, che hanno portato una grande espansione demografica. Dal 1977 l’area delle Saline è divenuta una riserva protetta. Con i suoi oltre 20 chilometri di lunghezza, 3.871 metri quadrati di superficie e una produzione media annua di circa 5.500.000 quintali di sale, è la salina più grande d’Europa e la seconda su scala mondiale, riconosciuta come zona umida di valore internazionale (D.M. 30.05.1979) ai sensi della Convenzione di Ramsar.

La presenza di saline naturali ha reso nota la località di Margherita di Savoia sin dai tempi più antichi. Conosciute già nel terzo secolo d.C., la salina fu utilizzata dai Normanni e poi, sul finire del XVI e l’inizio del XVII secolo, si intensificò un movimento di ritorno da parte dei salinari. Nel Settecento la Salina fu acquisita dai Borbone e chiamata Salina di Barletta: fu considerata “la più preziosa gemma della loro corona” e, per questo, tornò ad una gestione pubblica. Nel 1754 vi fu l’ammodernamento e l’ampliamento delle Saline, avvenuto anche con la creazione di nuove zone salanti, come quella denominata della Regina. Dopo l’unità d’Italia, la popolazione salinara, elesse una propria amministrazione autonoma. Il toponimo del paese venne anche modificato nel 1879 in Margherita di Savoia, in onore della regina consorte d’Italia, moglie di Umberto I. Fu, poi, dal Novecento che iniziò una progressiva industrializzazione delle saline. Gli anni ’30 videro, infatti, la progettazione di un avveniristico magazzino da parte di Pier Luigi Nervi. Le saline di Margherita di Savoia passarono, poi, ai Monopoli di Stato, dal 1994 ad AtiSale e nel 2003 alla Società Salapia Sale srl. Nel 2011 sono state acquisite dal gruppo Semeraro-Dali Staiti.

Al di là della riserva della salina, tra i punti di forza dell’offerta turistica di Margherita di Savoia ci sono il moderno stabilimento termale che utilizza i fanghi e le acque madri contenute nei bacini delle saline, il lunghissimo ed ampio litorale di sabbia ferrosa che ospita circa 90 stabilimenti balneari e, non ultimo, il Museo storico delle Saline, sito in un vecchio magazzino del sale adiacente alla cinquecentesca Torre delle Saline. Caratteristico è anche il porticciolo della cittadina, prevalentemente peschereccio, protetto ad ovest e ad est da due lunghi moli non attraccabili. All’interno si trova una piccola darsena il cui ingresso è difeso da due piccoli moletti.

Apprezzatissima dai turisti anche la cucina tipica della zona, che propone un’ampia offerta di prodotti da forno e conserve, formaggi e salumi. I formaggi locali, freschi o stagionati, costituiscono un’eccellente produzione locale: dalla mozzarella di bufala alla burrata, dal cacioricotta al pecorino dauno, i prodotti caseari pugliesi si accompagnano a conserve di verdure: dalle melanzane ai carciofi ai pomodori essiccati, conservati sott’olio, le conserve rappresentano per i turisti un goloso souvenir per non dimenticare i sapori autentici di una terra calda ed accogliente. Tra i piatti tipici da gustare a Margherita di Savoia, il castrato alla brace, ciceri e tria e le orecchiette alle cime di rapa e mollica.

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