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Per otto italiani su dieci la prossima auto sarà elettrica o ibrida. E’ quanto emerso da un sondaggio effettuato in Europa dalla Bei, la Banca Europea degli Investimenti. L’istituto, nello specifico, ha esaminato le opinioni di 30mila cittadini europei, chiedendo loro non solo sulla scelta dell’auto, ma anche in merito all’idea di mobilità attuale. Gli italiani sembrano abbastanza convinti: E secondo quanto emerso, il 78% è proiettato verso la scelta di una vettura a zero emissioni. In Europa la percentuale è del 67%.
I cittadini dello stivale d’Europa sono tra i più convinti del continente in termini di scelta dell’auto elettrica o ibrida. In Italia, solo il 22% degli intenzionati ad acquistare un’auto nuova opterebbe per una a benzina o gasolio. La percentuale è di 56 punti superiore rispetto a coloro che opterebbero invece per un veicolo a diesel e a benzina. Entrando più nello specifico delle scelte, il 51% degli italiani sceglierebbe un’auto ibrida, mentre il 27% un veicolo elettrico.
Si tratta, secondo il sondaggio, di una tendenza trasversale rispetto alle fasce d’età. Gli over 65, con il 61% sono tra i più interessati all’acquisto di un veicolo ibrido. Mentre per i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni l’auto a benzina o a diesel è tra le scelte meno gradite (25%). In particolare, tra i giovani, la tendenza è quella di scegliere veicoli elettrici, per il 39% e ibridi per il 36%. Degli intervistati, solo il 6% afferma di non possedere un’auto e di non avere intenzione di acquistarne una. In questo caso la percentuale è inferiore alla media europea nello specifico di 7 punti. La media in Europa è al 13%.
“Nonostante alcuni chiari divari generazionali – ha detto la vicepresidente della BEI Gelsomina Vigliotti – gli italiani stanno cambiando sempre di più le loro abitudini di consumo e i loro comportamenti in modo maggiormente responsabile e sostenibile per affrontare la problematica dei cambiamenti climatici. Questi cambiamenti nei comportamenti individuali dimostrano che le persone di tutte le età sono disposte ad impegnarsi di più nella loro vita quotidiana per contribuire a ridurre gli effetti della crisi climatica” – ha concluso.