Un posto segreto ricco di fascino e bellezza. Siamo in Lazio, più precisamente in provincia di Latina, dove, ai piedi dei monti Lepini, si trova il Giardino di Ninfa. Si tratta di un vero e proprio “gioiello” capace di sorprendere con i suoi dettagli immersi tra arte e natura.
Il giardino è infatti più un’oasi in cui sembra che il tempo si sia fermato e dove, di fatto, restano ancora le tracce della piccola città medievale di cui si trovano i ruderi, tra cui quelli della chiesa e del castello. Lo spazio, nello specifico, si estende su una superficie di circa 8 ettari. Il nome scelto non è casuale, rimanda infatti al piccolo tempio di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi che si trova al centro di una piccola isola. Nel 2000 questo giardino è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio. L’intento era allora, così come oggi, quello di tutelare l’oasi, tra cui l’habitat naturale intorno al fiume Ninfa. Un nome quest’ultimo che rimanda a quello della città da cui prende il nome, attorno a cui sorge questo luogo quasi fiabesco.
Ninfa, fu saccheggiata e distrutta nel 300, ma di lei restano delle rovine che narrano di un pezzo importante di storia del territorio. Nel giardino di Ninfa ci sono i resti di Santa Maria Maggiore, una chiesa del 900 completa di affreschi, un fiume trasparente attraversato da ponti pittoreschi e piante e fiori provenienti da tutto il mondo. Per visitarlo è necessario prenotarsi, l’oasi infatti è di proprietà della Fondazione Caetani che ha recentemente annunciato le nuove date di apertura: il periodo di Pasqua e il 25 aprile. Il giardino è aperto in orari specifici, pertanto il consiglio è quello di informarsi prima di raggiungerlo.
Una volta visitata l’oasi, che si trova in una zona poco servita, il consiglio è quello di visitare anche le zone limitrofe, tra queste i diversi borghi del Lazio, ricchi di arte, cultura, ma anche tanti dettagli pronti a sorprendere i visitatori.