Caro carburante, l’Antitrust chiede informazioni alle compagnie petrolifere

L’Antitrust scende in campo di fronte ai rialzi dei prezzi dei carburanti. “A seguito dello straordinario aumento dei prezzi della benzina e del gasolio che si è registrato negli ultimi giorni nonché delle numerose denunce ricevute”, l’Autorità ha notificato il 18 marzo 2022, dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza.

L’obiettivo, spiega l’Autorità in una nota, “è quello di approfondire le ragioni di tali aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza”.

Come avvenuto nel corso dei primi mesi della pandemia, l’Antitrust, nell’ambito delle proprie competenze, sottolinea di essere “attenta a monitorare gli eccezionali incrementi di prezzo che si registrano a volte durante le fasi di crisi e a verificare che tali fenomeni non siano frutto di comportamenti restrittivi della concorrenza”.

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