Turismo, dagli scorci medievali alle tradizioni popolari: ecco Corinaldo

Dagli scorci medievali alla natura incontaminata. È quanto possibile trovare percorrendo le vie di Corinaldo, un comune situato in provincia di Ancona, nelle Marche. Qui, sarà possibile ammirare tante bellezze immerse tra storia e natura. Prima fra tutte, la cinta muraria di fine trecento che, ad oggi, risulta ancora intatta. Si tratta di una struttura urbanistica tipica del medioevo, una peculiarità che ha portato alla città la nomina di “Borgo più bello d’Italia”. Ad attirare moltissimi turisti è la storia di Corinaldo, in particolare le sue origini.

Era il 409 d.C quanto Alarico, re dei Visigoti, distrusse la Suasa, situata a fondo valle. Fu allora che i pochi superstiti si trasferirono sulla cima del Colle per trovare riparo. Il borgo si snoda intorno a questo dettaglio che ha reso possibile una costruzione ex novo del paese con la cinta muraria, lunga 912 metri, oggi ancora percorribile e impreziosita negli anni di moltissimi elementi fortificativi, tra questi le torri, ma anche le porte e non solo. Corinaldo, di fatto, è ricca di elementi storici e dettagli che tra arte, spiritualità, natura e folklore, sapranno sorprendere da ogni prospettiva.

Particolarmente ricche di fascino sono le vie del borgo. Percorrendola non solo sarà possibile imbattersi in dettagli meravigliosi, ma anche nella Piaggia. Si tratta di una scalinata molto scenografica composta da 100 scalini. È situata nel cuore del centro storico e porta in piazza “Il Terreno”, sulla parte più alta del colle. Lungo il percorso sarà possibile ammirare le case tipiche del luogo, quasi sospese in un tempo lontano e ricche di quotidianità, ma anche la natura da cui è circondato il borgo.

Esattamente a metà, ovvero una volta percorsi 50 scalini, si trova il Pozzo della Polenta. Si tratta di un punto importante per gli abitanti poiché si trova nel luogo storico esatto in cui si originò le leggenda popolare alla base della tradizionale “Contesa”, una manifestazione che si svolge ogni terza domenica di luglio. Lungo la scalinata, non molto lontano dal pozzo, sarà possibile anche affacciarsi su un vicolo che conduce alla quella che un tempo fu la “Casa di Scuretto”, un abitante storico su cui aleggia la tradizione popolare, oggi simbolo del borgo.

Ma non è finita qui, a Corinaldo, sarà possibile imbattersi anche in moltissimi edifici architettonici storici e spirituali, tra questi il santuario di Santa Maria Goretti, ma anche il Palazzo Comunale. Il consiglio è quello di soggiornare almeno per 2 giorni, prendendosi il tempo per non perdersi neanche uno scorcio e soprattutto, vivendo in pieno quello che il borgo, con i suoi abitanti, è capace di offrire, anche attraverso la presenza di locande in cui sarà possibile assaporare cibi e bevande tipiche del luogo.

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