Salgono a 36 le strutture locali dell’Automobile d’Italia che hanno conseguito l’attestazione europea di qualità “Effective CAF User”, rilasciata dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Le Direzioni di Roma, Bari, Genova, Palermo e l’AC Latina sono state riconosciute, infatti, come Amministrazioni che utilizzano, in modo efficace, il modello CAF (Common Assessment Framework – Griglia comune di valutazione), definito a livello europeo, nell’ambito della collaborazione tra le pubbliche amministrazioni degli Stati membri, per la gestione della qualità totale.
L’utilizzo ottimale del modello CAF permette – dopo attenta valutazione degli organi preposti – il raggiungimento dell’ambita certificazione CEF (CAF External Feedback), che riconosce, a livello comunitario, una cultura organizzativa incentrata sul miglioramento continuo dei servizi per la soddisfazione dei cittadini e, in generale, della collettività. L’utilizzo sistematico e strutturato di entrambi gli strumenti ha consentito all’ACI di eccellere nel network di amministrazioni europee che contribuiscono a rafforzare la capacità della P.A. ad operare in maniera trasparente, digitale ed inclusiva, in linea anche con gli obiettivi di politica di coesione finanziata con i fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE).
I funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica hanno apprezzato il particolare impegno delle strutture dell’ACI nella realizzazione del progetto – coordinato centralmente dal Direttore della Direzione Presidenza e Segreteria Generale, Sabina Soldi – che ha coinvolto interlocutori pubblici e privati riguardo a tematiche di grande rilievo economico e sociale, come la semplificazione dei processi di lavoro connessi al Documento Unico per gli automobilisti, il miglioramento dell’accessibilità dei servizi Tasse e lo sviluppo di servizi a favore della mobilità locale.
In sede di valutazione, è emersa l’importanza dei miglioramenti organizzativi apportati all’interno degli uffici dell’ACI in risposta ai continui cambiamenti tecnologici, sociali e congiunturali, legati ad evoluzioni normative e perfino alla situazione pandemica con la conseguente diffusione del lavoro agile.