Un’auto su tre viaggia senza revisione. È quanto emerso da un’indagine condotta sulla strada dagli agenti della Polstrada intenti a verificare lo stato delle gomme delle automobili e le loro possibili avarie o irregolarità, ponendo particolare attenzione proprio alla corretta omologazione e alla corrispondenza dei parametri dimensionali e prestazionali riportati in carta di circolazione.
I dati, elaborati sul modello del Politecnico di Torino, non sono positivi. Anzi, secondo quanto emerso sono i peggiori degli ultimi anni. Complice la pandemia, ma anche la recessione economica e la guerra che hanno fatto registrare un segno negativo sul ricambio del parco auto circolante e delle manutenzioni. Dati questi ultimi, confermati anche dall’indagine della Polizia Stradale intitolata “Vacanze Sicure”, condotta in collaborazione con Assogomma su quasi 13.500 vetture negli ultimi mesi.
Attualmente, secondo quanto emerso, in Italia risultano immatricolate quasi 40 milioni di vetture, con un’età media di 12 anni e 3 mesi, ma sono quasi il 60% quelle con oltre 10 anni di età, con percentuali in continuo peggioramento. Nelle regioni oggetto di indagine sono immatricolate 17 milioni di vetture pari al 43,5% del totale nazionale (Fonte Aci 2021). I dati, in particolare, confermano che con l’aumentare dell’età dei veicoli crescono anche le mancate revisioni, ma non solo. Ad aumentare sono anche i danneggiamenti dei pneumatici sulle spalle e le disomogeneità per asse: vale a dire che più è vecchio un veicolo quanto maggiore sono queste sue non conformità. Tasto dolente proprio l’argomento pneumatici lisci che sono risultati una costante che si attesta mediamente al 9% per tutte le età dei veicoli controllati.
Nello specifico, in aumento, ci sarebbero proprio le non conformità relative ai soli pneumatici. Dal 2011 ad oggi sono stati controllati quasi 100mila veicoli, a fronte di un veicolo con pneumatici non conformi nel 2011, oggi ce ne sono 3,5. Un netto aumento rispetto agli anni passati. I veicoli con equipaggiamento non omogeneo sono invece quasi il 5% del campione. Mentre i danneggiamenti visibili ad occhio nudo sono presenti nel 5,4% del campione complessivo, con dati che segnano un raddoppio rispetto agli anni precedenti. Inoltre, le vetture fermate che presentavano pneumatici privi di omologazione sono quasi il 3% del totale. Una non conformità grave che oltre a prevedere una sanzione pecuniaria prevede la possibilità del ritiro della carta di circolazione.
I dati, pertanto, risultano in netto peggioramento, con un parco auto circolante sempre più vecchio e in condizioni di manutenzione pessime, in aggiunta con problemi non indifferenti alle gomme. Combinazione di fattori che può risultare pericolosa in termini di sicurezza stradale, soprattutto in vista degli esodi estivi previsti per le vacanze. “È evidente – spiega Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma – che gli incentivi all’acquisto di nuove vetture non sono sufficienti a stimolare il rinnovo del parco macchine, che purtroppo continua ad essere sempre più vetusto, perché gli italiani non hanno sufficienti disponibilità economiche. È quindi necessario prevedere anche incentivi per la manutenzione dei veicoli con una particolare attenzione a quei dispositivi che hanno una rilevanza fondamentale per la sicurezza stradale come ad esempio pneumatici e freni. Nei mesi scorsi si era ventilata l’introduzione di un bonus per l’acquisto di pneumatici per auto di classi “A” o “B” con vantaggi fino al 7% in meno sul consumo di carburante e fino al 30% in meno sullo spazio di frenata su bagnato. Tutto ciò con effetti positivi sull’ambiente e sulla sicurezza stradale. Questa agevolazione è stata ritirata per mancanza di fondi ma contestualmente il Governo si è espressamente impegnato a concedere questi incentivi. Speriamo che questa promessa venga onorata al più presto nell’interesse di tutti – ha concluso. Alle sue parole fanno eco quelle del direttore del Servizio Polizia Stradale Paolo Maria Pomponio. “Pneumatici in perfetta efficienza sono una condizione fondamentale per la sicurezza del nostro viaggio – ha commentato – purtroppo i risultati di quest’anno ci indicano che all’incirca una vettura su quattro di quelle controllate presenta non conformità legate ai pneumatici. Verificare l’efficienza delle gomme prima di mettersi in viaggio è una operazione che rappresenta uno dei caposaldi di quella cultura della guida sicura che, come Polizia di Stato, in ogni occasione ci proponiamo di divulgare. I conducenti devono essere consapevoli dei rischi che si corrono quando ci si approccia in modo superficiale al controllo delle condizioni degli pneumatici. Gli stessi equivalgono alle scarpe quando ci muoviamo a piedi. Se la suola è liscia, consunta e non aderisce al suolo, devo mettere in conto che prima o poi cadrò per terra e mi farò male. Quindi ogni aspetto che influisce sulla sicurezza stradale non va trascurato: guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un grave gesto di irresponsabilità. Il livello di sinistrosità è direttamente proporzionale al livello di attenzione riposto sul tema della sicurezza stradale da tutti gli attori in campo. I controlli della Polizia Stradale, seppur intensificati, da soli non faranno mai la differenza. È una questione di responsabilità e ognuno, dal pedone al ciclista e fino al conducente di Tir, deve fare la propria parte” – ha concluso.Foto repertorio