Educazione alla consapevolezza della propria vita e di quella altrui, partendo dalla sicurezza stradale per cui, non basta solo la tecnica, ma anche maggiore conoscenza delle proprie azioni affinché si possa evitare di mettere in pericolo se stessi e gli altri. Sono solo alcuni dei temi discussi nel corso degli incontri che si sono tenuti in mattinata a Gravina di Puglia, in particolare negli istituti Galileo Galilei e Bachelet. Si tratta dei primi due incontri che, di fatto, avviano il progetto di formazione nelle scuole con l’intento di sensibilizzare i ragazzi al tema.
Dieci, in totale, le classi coinvolte, tutte di terzo superiore. L’incontro, condotto da Elisabetta Ranieri, istruttrice Aci in un’autoscuola del circuito Ready 2 go a Mola di Bari, si è snodato in diversi momenti. In particolare, oltre ad alcune nozioni di teoria su sicurezza stradale, guida in stato di ebbrezza e informazioni su guida in auto o altri veicoli, come monopattini elettrici o e-bike, i ragazzi hanno potuto provare in prima persona, tramite gli occhialini di simulazione, cosa significa guidare sotto effetto di droghe o alcool. Si è trattato di un momento prezioso per gli studenti che hanno inoltre mostrato moltissima curiosità, ponendo diverse domande e partecipando attivamente alle attività, anche tramite la presentazione di alcuni elaborati precedentemente preparati anche grazie all’ausilio delle insegnanti dei due istituti. Nel corso dell’incontro, oltre a delle slide con spiegazioni dettagliate in merito al tema della sicurezza stradale e della guida in stato di ebbrezza, sono stati mostrati anche moltissimi video che hanno saputo “entrare” nel cuore degli alunni con racconti di storie di vita vere, oggi stravolte, per via della mancanza di attenzione e consapevolezza sul tema.
“I ragazzi hanno reagito abbastanza bene – ha commentato Elisabetta Ranieri – erano già molto predisposti all’argomento. Hanno anche presentato un loro format, molto carino. Un piccolo cortometraggio significativo. Con loro abbiamo lavorato benissimo, hanno già sensibilità riguardo all’argomento sulla sicurezza stradale. Con questi incontri stiamo cercando di trasmettere il valore delle regole che non devono essere limiti, ma un quid in più perché più diamo valore alla vita e alle regole, più c’è rispetto verso noi e verso gli altri. Quando queste vogliono diventare efficaci veramente, devono essere comprese e condivise da tutti. Questo è lo scopo di questi incontri, rendere i ragazzi consapevoli della validità delle regole da seguire, dell’importanza della vita propria e degli altri. Solo seguendo le regole che regolano il nostro vivere allora c’è un futuro, un approccio vero, una consapevolezza maggiore della guida. Non basta solo la tecnica, dietro ci vuole anche una consapevolezza delle proprie azioni” – ha concluso.