Più è pesante l’auto, più influisce sul bilancio della Co2. È quanto afferma uno studio dal titolo “Life Cycle Assessment (Lca)”, dell’ente indipendente Green Ncap secondo il quale, l’aumento del peso medio dei veicoli immatricolati (salito di circa il 9%, ovvero di circa 100 kg), ha influito sull’ambiente e ha un impatto negativo sul clima e sulla domanda di energia.
Diverse le conseguenze, tra queste anche l’aumento del consumo di carburante ed energia elettrica, oltre a un’impronta più ampia nella produzione di veicoli e batterie. Entrando più nel dettaglio, tutti e tre i tipi di propulsori, siano essi Bev elettrico, Hev ibrido non ricaricabile e Ice convenzionale, quando la loro massa aumenta, fanno automaticamente aumentare anche il consumo energetico di circa il 2% ogni 100 kg.
Green Ncap, ai fini della ricerca, ha testato 34 auto con diversi tipi di motore utilizzando, per i calcoli, lo strumento interattivo di valutazione del ciclo di vita disponibile per i consumatori sul sito web di Green Ncap. Inoltre, lo studio, è stato realizzato sulla base del mix energetico medio dei 27 stati membri dell’Ue, calcolando anche il Regno Unito e prendendo in considerazione un chilometraggio medio di 240mila km in 16 anni. Secondo il rapporto, la diffusione di auto, soprattutto suv, più grandi e pesanti, determina non solo un aumento del consumo di carburante ed energia elettrica, ma crea anche un’impronta di CO2 più ampia a carico della produzione di veicoli e batterie”- evidenziano.
Più nel dettaglio è emerso che i veicoli elettrici a batteria hanno un vantaggio nella riduzione dei gas serra con il 40-50% di emissioni in meno rispetto ai veicoli tradizionali. Questo ovviamente, varia a seconda del modello preso in considerazione. Per quanto riguarda i termini di domanda di energia primaria, risultano minori le differenze tra auto elettriche e a benzina. Dai test effettuati sui suv ibridi risulta però che questi ultimi hanno un consumo di carburante più elevato per via delle emissioni nella fase di utilizzo.
Positivi i risultati ottenuti con una Ford Puma alimentata a bioetanolo che, rispetto lo stesso modello alimentato a benzina, ha emissioni di gas serra ridotte a un livello molto simile a quello delle auto elettriche, con un aumento però del 57% relativo al fabbisogno energetico nel ciclo di vita che però passa in secondo piano per via della necessità di utilizzare energia rinnovabile, fattore che, in ogni caso, rende la scelta maggiormente eco sostenibile.
In generale, secondo quanto emerso dallo studio, i veicoli elettrici producono minori emissioni di gas serra nel corso della loro vita. Guadagni che vengono persi a causa della loro massa maggiore. L’aumento del peso, dunque, riduce le prospettive positive relative alla salvaguardia dell’ambiente. Ragion per cui, Green Ncap, ha esortato i produttori a ridurre drasticamente la massa dei modelli futuri suggerendo inoltre, ai consumatori, di preferire auto che tengano conto non solo del sistema propulsivo, ma anche del peso.
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