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In seguito alla decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare almeno fino a fine anno i tagli alla produzione di petrolio, proseguono gli aumenti del prezzo del carburante sulla rete italiana. Un trend che, di fatto, tende al rialzo ormai da più giorni consecutivi. I dati emergono nello specifico da un’analisi dell’Osservatorio Prezzi del Mimit secondo i quali la benzina self service ha raggiunto un prezzo medio di 1,959 euro/litro, mentre il diesel, sempre self service,si attesta invece a 1,864 euro/litro.
Passando al servizio di erogazione assistita, il prezzo della benzina è a 2,094 euro/litro, il diesel a 2,000 euro/litro, il Gpl a 0,703 euro/litro, il metano a 1,396 euro/kg e infine il Gpl a 1,250 euro/kg. Secondo un incrocio dei dati relativi a una ricerca effettuata dal Quotidiano Energia, il prezzo medio praticato della benzina self service è di 1,962 euro/litro, mentre nella rilevazione precedente si attestava a 1,960. Il prezzo medio praticato del diesel self service è invece di 1,866 euro/litro rispetto a 1,865 della precedente rilevazione.
L’aumento dei prezzi continua a preoccupare i cittadini e in particolare gli automobilisti, la paura è che la situazione possa peggiorare ulteriormente andando a gravare, nuovamente, sulla mobilità. Al vaglio del Governo, in queste ore, l’adozione di strategie utili per assicurare un risparmio e la ricerca di alternative maggiormente sostenibili sia in termini ambientali, sia in termini di costi.
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