La mobilità condivisa continua a segnare un trend di crescita, con un notevole aumento di mezzi a zero emissioni, servizi e fatturato nel settore. Nel corso del 2022, il numero totale di noleggi ha registrato un incremento del +41% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di circa 49 milioni di viaggi. Un risultato che supera di gran lunga il dato prepandemico del 2019, con un aumento del 77%. È quanto emerso dai dati del rapporto annuale sulla Sharing Mobility, presentato in occasione della Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility, organizzata dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility presso la sede di Cassa Depositi e Prestiti.
Un importante segnale di questo progresso è il numero dei servizi attivi nelle città italiane, che è passato da 190 nel 2021 a 211 nel 2022. Questo incremento ha portato anche a un significativo aumento del parco mezzi condivisi, che è salito da 89.000 a 113.000 unità.
Parallelamente, il fatturato complessivo generato dal settore ha toccato i 178 milioni di euro nel 2022, registrando un notevole +38% rispetto all’anno precedente. Da sottolineare, inoltre, il significativo calo degli incidenti causati dalla micromobilità condivisa nelle città, una riduzione che si è attestata al 50%.
Carlo Tavares, CEO di Stellantis, ha commentato questo trend positivo, sottolineando che “stiamo procedendo a passi veloci verso un futuro elettrico e tecnologicamente innovativo” evidenziando anche “l’importanza di proteggere la libertà di mobilità da costi elevati e decisioni a breve termine”.
Il supporto allo sviluppo e all’adozione di modalità di trasporto sostenibile e di sharing mobility, secondo gli esperti, rappresentano un tassello fondamentale nella transizione green del Paese. Un’altra importante evoluzione riguarda il car sharing, che ha visto un cambiamento di orientamento degli utenti verso spostamenti medio-lunghi. Il numero di città con servizi di vehiclesharing attivi è aumentato a 67.
I dati relativi ai singoli servizi di micromobilità hanno registrato incrementi notevoli rispetto al 2021: +108% per il bikesharing free-floating, +42% per lo scootersharing elettrico, +39% per i monopattini in sharing e +24% per il bikesharing station based. Settori come il monopattino-sharing, il carsharing station-based e il bikesharing free-floating hanno registrato un aumento del fatturato rispettivamente del +48%, +72% e +95% tra il 2021 e il 2022.
Milano si è affermata come la terza città in Europa per l’incremento della micromobilità in sharing nel 2023. Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha sottolineato che “l’Italia ha raggiunto il picco delle automobili in circolazione e che molte di esse verranno rottamate senza essere sostituite”. Questa diminuzione del numero di auto è un trend strutturale che, secondo Ronchi, non solo migliorerà l’ambiente, ma aumenterà anche la domanda di mobilità in sharing.
Il panorama della mobilità condivisa in Italia sta dunque attraversando una fase di crescita straordinaria, con un notevole impatto positivo sull’ambiente e sulle abitudini di spostamento dei cittadini. L’adozione di soluzioni sostenibili e innovative nel settore della sharing mobility rappresenta un passo fondamentale nella transizione verso una mobilità più green e accessibile a tutti.
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