L’industria automobilistica rappresenta un elemento cruciale del predominio industriale estero, in particolare di Berlinom, sul continente europeo, questo però fa sorgere i dubbi sulle diverse tempistiche relative ai diversi paesi nel raggiungere l’obiettivo “Mobilità sostenibile” tramite un aumento del parco circolante in particolare in relazione all’Italia. Mentre alcuni paesi, come il nostro, potrebbero tardare ad adottare le nuove tecnologie, ci sono nazioni che si stanno preparando in anticipo, considerando anche il divieto imposto dalla Commissione Europea sulla vendita di veicoli a motore diesel o benzina a partire dal 2035.
Il predominio nell’adozione di veicoli elettrici, in particolare, è evidente nei paesi nordici in Europa. La Norvegia prevede di raggiungere il 50% di veicoli elettrici entro il 2025. Altri paesi come la Svezia (2026/2029) e l’Olanda (2027/2029) stanno seguendo a breve distanza, mentre la Germania potrebbe raggiungere lo stesso risultato nel 2028 o, nel peggiore dei casi, entro il 2031. In contrasto, l’Italia, insieme a Spagna, Portogallo e Grecia, è posizionata in modo meno favorevole nella graduatoria della transizione verso i veicoli elettrici, indicando una sfida evidente nel Sud Europa nell’adozione di queste tecnologie.
Uno studio dell’Università di Dresda evidenzia le sfide che l’Italia potrebbe affrontare nei prossimi anni. Nel biennio 2031/2032, quando la metà delle auto in circolazione in Europa sarà elettrica, l’Italia potrebbe rappresentare solo il 10% del totale, secondo le previsioni tedesche. Il cuore dello studio si concentra su quando la maggior parte delle auto in Europa sarà elettrica. Poiché l’Europa è composta da diverse nazioni, i ricercatori tedeschi hanno analizzato le prospettive di ciascun paese, considerando tre scenari di sviluppo del mercato BEC (Battery Electric Car – auto elettriche): Exponential, Bass e Logistic.
Indipendentemente dallo scenario considerato, l’Italia rimane in ritardo rispetto ad altri paesi europei nel raggiungimento della quota del 50% di veicoli elettrici in circolazione. Anche se gli Stati Uniti anticipano l’Europa nel raggiungere questo traguardo, sfatando l’argomento che gli obiettivi europei siano troppo ambiziosi.
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