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E’ solo una calma apparente, o relativa, considerati i continui rialzi a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi e che rappresentano ormai una spesa enorme per gli italiani. Come sempre, l’idea precisa ci viene fornita dai dati forniti dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy e poi elaborati da Staffetta Quotidiana. Vediamo i numeri nel dettaglio. Nel mese di febbraio, la benzina self service si è assestata a 1,866 euro/litro e il diesel self service a 1,838 euro/litro. Per quanto riguarda il servito, la benzina si colloca a 2,005 euro/litro (invariato, compagnie 2,048, pompe bianche 1,918), il diesel a 1,976 euro/litro (invariato, compagnie 2,020, pompe bianche 1,889), il Gpl a 0,715 euro/litro (invariato, compagnie 0,725, pompe bianche 0,704), il metano a 1,372 euro/kg (-3, compagnie 1,394, pompe bianche 1,354), il Gnl 1,210 euro/kg (-2, compagnie 1,223 euro/kg, pompe bianche 1,200 euro/kg). Uno sguardo anche alla situazione sulle autostrade, dove la benzina self service è a 1,956 euro/litro (servito 2,219), il gasolio self a 1,933 euro/litro (servito 2,200), il Gpl a 0,850 euro/litro, il metano a 1,506 euro/kg, il Gnl a 1,215 euro/kg.
“Quello che preoccupa è che in appena un mese, ossia dalla rilevazione del 15 gennaio, non solo sia la benzina che il gasolio hanno sfondato la soglia di 1,8 euro al litro, ma un litro di benzina self è aumentato di oltre 9 cent, +5,4%, pari a 4 euro e 75 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rincaro è di quasi 11 cent al litro, +6,3%, pari a 5 euro e 40 cent a rifornimento. Il governo intervenga altrimenti di questo passo ci saranno ricadute non solo dirette sulle tasche degli automobilisti ma anche sulla merce trasportata, con effetti sull’inflazione”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Si aggiungono le riflessioni del Codacons: “Un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno, mentre per il diesel si spendono 5,5 euro in più- spiega il presidente Carlo Rienzi – Se i prezzi dei carburanti dovessero rimanere a questi livelli, si tratterebbe di una stangata annua da circa 3,9 miliardi a carico delle famiglie italiane solo a titolo di maggiori costi di rifornimento”.