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Entro il 2030, il 90% del mercato automobilistico mondiale potrebbe essere costituito da veicoli intelligenti, le cosiddette ‘automobili sapiens’, sempre più definite dal software. Elon Musk ha anticipato questa evoluzione definendo Tesla come una compagnia di robotica e intelligenza artificiale. I dati sono emersi dall’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School che ha analizzato questa trasformazione, prevedendo automobili in grado di interagire con l’utilizzatore, elaborare informazioni e agire autonomamente.
Durante la presentazione del documento a Villa Blanc, Fabio Orecchini direttore scientifico dell’Osservatorio e Luca Pirolo hanno evidenziato come l’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà il settore automobilistico, permettendo, ad esempio, ai veicoli di monitorare la salute del conducente e, in caso di malore, dirigersi verso l’ospedale più vicino. Economicamente, l’adozione dell’IA potrebbe generare un PIL globale di 11.000 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Già oggi, il mercato del software IA vale 150 miliardi di dollari, con previsioni di crescita fino a 430 miliardi entro il 2033.
Nel settore automotive, l’IA sta diventando il principale investimento digitale, con una spesa prevista di oltre 70 miliardi di dollari entro il 2030 e un mercato annuale di circa 30 miliardi di dollari. Alcuni modelli, come la nuova Peugeot 3008, già incorporano dispositivi IA, e Kia lancerà un SUV elettrico con ChatGPT. Attualmente, questa tecnologia è sfruttata dal 20-30% dell’industria automotive, ma si prevede che raggiungerà il 100% entro il 2030. Le sfide principali riguardano lo stoccaggio e la gestione dei dati, oltre al crescente fabbisogno energetico. Il consumo annuo di energia per i server IA è già elevato e si prevede che triplichi entro il 2030, mettendo a rischio gli sforzi per ridurre le emissioni di CO2.
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