
Bianca, arroccata e sospesa tra cielo e mare, oggi siamo Polignano a Mare, uno di quei luoghi capaci di togliere il fiato al primo sguardo. Borgo pugliese tra i più affascinanti della costa adriatica, regala un connubio perfetto tra paesaggi mozzafiato, cultura, ospitalità e sapori autentici. Un’icona del turismo italiano, celebrata anche a livello internazionale.
Visitare Polignano a Mare è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Le sue case “aggrappate” alla scogliera, sembrano voler sfidare la gravità. Il borgo antico è un labirinto di viuzze di pietra, archi secolari e balconi fioriti che si affacciano su un blu infinito. Ma c’è anche qualcosa di più: la poesia. Passeggiando nel centro storico, ci si imbatte in versi dipinti sui muri, sulle porte, sulle scale. Un’autentica caccia al tesoro letteraria, ideata da Guido Lupori, artista di strada noto come “Guido il Flâneur”, che con il suo progetto ha trasformato il paese in un libro a cielo aperto. L’obiettivo? Avvicinare chi passeggia, e in particolare i più giovani, alla bellezza delle parole.
L’ingresso nel cuore di Polignano avviene attraversando il suggestivo Arco Marchesale, antica porta cittadina sormontata dai resti di una chiesetta quattrocentesca. Da qui, il consiglio è di perdersi tra le stradine lastricate, dove sorgono la Chiesa Matrice e le piccole chiese di Santo Stefano e del Purgatorio, oltre al Museo Pino Pascali, unico centro d’arte contemporanea stabile della Puglia. Camminare tra le botteghe artigiane e i locali affacciati sul mare è già un piacere, ma con lo sguardo attento si scoprono anche piccoli capolavori nascosti sotto forma di versi poetici. Polignano, qui, diventa emozione pura.
Scendendo verso la costa, a soli pochi minuti dal centro, si apre uno degli spettacoli più suggestivi del Mediterraneo: le Grotte di Polignano. Accessibili via mare, in barca, in kayak o persino a nuoto, queste cavità naturali scolpite nella roccia offrono giochi di luce e colori che sembrano dipinti. Da non perdere la Grotta Palazzese, trasformata in un ristorante esclusivo, e poi la Grotta della Rondinella, la Grotta dell’Arcivescovado e quella delle Monache. Ogni anfratto racconta una storia e custodisce un angolo segreto del mare.
A pochi passi si arriva al simbolo fotografico di Polignano: il Ponte Borbonico su Lama Monachile, costruito nell’Ottocento e oggi punto panoramico imperdibile. Da qui si domina la vista sulla famosa Cala Porto, incastonata tra alte falesie bianche, in quello che un tempo era il letto di un fiume. Lama Monachile è la spiaggia più celebre del paese: ciottoli candidi, acque limpide e la sensazione di essere in un quadro vivente. In estate è molto frequentata, ma basta svegliarsi presto per goderne la magia in tutta calma. Chi cerca alternative meno affollate può proseguire verso nord, dove si trovano spiagge di sabbia più ampie e tranquille.
Non si può parlare di Polignano senza citare il suo figlio più illustre: Domenico Modugno, padre della canzone d’autore italiana. Sul lungomare a lui dedicato si erge la sua statua in bronzo, alta tre metri, ritratta in un abbraccio simbolico alla sua città. Fermarsi qui, guardando il mare mentre riecheggiano nella mente le note di “Volare”, è uno dei momenti più emozionanti del viaggio: così, anche quando il cielo è grigio e cosparso di nuvole il celebre “blu dipinto di blu” prende vita davanti agli occhi.