Sicurezza, proiezioni luminose e sensori per proteggere auto e passeggeri: il progetto

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General Motors sta sviluppando un innovativo sistema di sicurezza che potrebbe presto equipaggiare le sue auto e i suoi pick-up, creando una sorta di “zona protetta” attorno al veicolo. Lo rivela una domanda di brevetto recentemente pubblicata dall’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (Uspto), che descrive una tecnologia capace di delimitare un’area di sicurezza visibile e controllata da sensori.

Il documento, registrato con il numero US 12.311.876 B2 e depositato il 20 settembre 2023, è stato reso pubblico solo a fine maggio 2025. I firmatari dell’invenzione – Pallavi Gautam, Joseph F. Szczerba, Robert C. Jablonski, Manoj e Kumar Sharma – illustrano un sistema in grado di proiettare a terra una grafica (linee, cerchi, simboli) attorno al veicolo, creando un confine virtuale ben visibile che definisce un perimetro di sicurezza.

L’area è costantemente monitorata da sensori di bordo, come telecamere e microfoni, che rilevano la presenza di persone nel raggio d’azione. Se qualcuno oltrepassa il limite tracciato senza essere autorizzato – ad esempio perché non in possesso delle chiavi, non riconosciuto dal sistema facciale o non identificato tramite credenziali digitali – viene attivato un sistema di allarme.

Le notifiche possono assumere forme diverse: segnali luminosi o acustici, vibrazioni inviate a dispositivi personali o messaggi diretti allo smartphone del proprietario. Ma non è tutto: il sistema è anche in grado di analizzare il comportamento di chi si avvicina al veicolo, valutando gestualità e linguaggio per individuare atteggiamenti potenzialmente minacciosi.

Questa tecnologia si rivela particolarmente utile in contesti urbani o affollati, quando l’auto è parcheggiata o in fase di partenza. Potrebbe, ad esempio, scoraggiare l’avvicinamento non autorizzato a veicoli di valore o camion per le consegne, offrendo un chiaro confine visivo e una barriera virtuale a tutela della sicurezza. Con questo brevetto, GM punta a rafforzare la protezione passiva dei suoi veicoli attraverso l’uso combinato di intelligenza artificiale, sensori e interfacce visive, anticipando le sfide della mobilità del futuro.

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