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Un progetto per lo sviluppo urbano a zero emissioni, è l’obiettivo di Enel X che negli scorsi giorni ha lanciato CO2 City Index. Il progetto, in particolare, mira a fornire una vista sintetica delle stime delle emissioni antropiche di CO2 in ogni Comune italiano, calcolandone le variazioni di valore negli ultimi 20 anni.
Si tratta, più bello specifico, di un indicatore sviluppato interamente sulla base di Open Data, a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni gratuitamente tramite il portale Enel X YoUrban. Quest’ultimo è navigabile su una mappa interattiva tramite la quale sarà possibile esplorare con semplicità i livelli, ma anche i trend storici delle emissioni di ogni micro-distretto degli oltre 7mila Comuni italiani. Tramite il progetto sarà possibile avere un percorso personalizzato per ogni città.
Entrando poi nel dettaglio, il CO2 City Index di Enel X è calcolato valorizzando dati e modelli open del progetto ODIAC (Open-source Data Inventory for Anthropogenic CO₂) del National Institute for Environmental Studies (NIES) giapponese. Questi ultimi consentono di correlare le emissioni di CO₂ nazionali coni fattori prettamente locali di urbanizzazione rilevati via satellite. Trani fattori ci sono per esempio la luminosità notturna. Ma non solo, le analisi rendono disponibile una stima delle emissioni antropiche di CO₂ con una risoluzione di 1 km² per tutti i distretti italiani. I dati vengono poi aggregati rispetto ai confini amministrativi dei Comuni fornendo così anche una vista delle emissioni CO₂ comunali rapportate sia all’estensione territoriale, sia alla popolazione residente.
“Il CO2 City Index – ha spiegato Francesco Venturini, Responsabile di Enel X – è uno strumento realizzato per supportare le Pubbliche Amministrazioni italiane nella creazione di un ecosistema urbano più innovativo e sostenibile. Con questo indice, che integra il portafoglio di soluzioni tecnologiche sviluppate per i Comuni, portiamo alle Amministrazioni in modo semplice e intuitivo degli indicatori basati su Open Data relativi alle emissioni di CO2 aprendo la strada, se necessario, a interventi che migliorino la qualità di vita dei cittadini” – ha concluso.