Un parcheggio circondato dalle strisce gialle, con una zebratura laterale per assicurare maggiore spazio, il tutto all’ombra di un cartello in cui si vieta chiaramente la sosta a chi non provvisto di autorizzazione. Ecco, questo è un posto disabili, un particolare posteggio previsto dal Codice della Strada che è, per l’appunto, riservato alle sole persone disabili che hanno fatto apposita richiesta. Come abbiamo visto sopra, è difficile confondere un posteggio riservato ai disabili con un normale parcheggio al quale tutti quanti hanno diritto. Si può dunque affermare che chiunque parcheggi in un posto disabili sa benissimo di trasgredire una norma del Codice della Strada e va quindi incontro a una multa compresa tra gli 84 e i 335 euro. Non è tutto qui: alla sanzione economica si somma infatti anche la decurtazione di 2 punti dalla patente. Nel caso di un motociclo non autorizzato, la multa scende, attestandosi tra i 40 e i 163 euro.
Esistono poi degli speciali posteggi per disabili i quali, come chiarito nel relativo cartello stradale, sono riservati a uno specifico utente della strada, che vive o che lavora nelle immediate vicinanze. Ebbene, stando a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 17794/2017, parcheggiare in questi spazi senza autorizzazione non è più una semplice trasgressione del Codice della Strada. Si tratta invece di un reato, e più nello specifico di violenza privata. Nel caso particolare di questa sentenza, una signora disabile ha querelato un uomo di 63 anni che aveva parcheggiato nel suo posto per disabili. Al termine del procedimento penale, e dopo un ricorso da parte dell’uomo andato a vuoto, si è arrivati a un risarcimento di 5mila euro, nonché al pagamento delle spese processuali.