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“Telepass” da aprile scorso non è più solo. A mettere uno stop al monopolio dello storico colosso del telepedaggio è stata la compagnia assicurativa UnipolSai, che ha lanciato sul mercato il suo apparecchio UnipolMove. Dopo quasi un quarto di secolo il monopolista Telepass, società creata dal gruppo Autostrade nel 1997 e controllata al 51% da Atlantia (Benetton) e al 49% da Partners Group, ha fatto spazio alla concorrenza, come effetto della liberarizzazione del settore avviata nel 2019, con la direttiva europea 2019/520, recepita in Italia nel 2021. La compagnia assicurativa ha condotto un progetto pilota per sei mesi, concluso a dicembre 2021, per verificare il funzionamento del sistema sulla circolazione di mezzi sia pesanti sia leggeri e il numero sufficiente di transiti, come richiesto dalla normativa.
Il gruppo UnipolSai ha fatto affidamento sulle 10 milioni di assicurazioni sottoscritte per promuovere la nuova offerta ai clienti. Il device per il pagamento automatico del pedaggio, UnipolMove, è disponibile per le vetture e le moto con una cilindrata di almeno 150 cc, ad un costo iniziale una tantum di 10 euro. Gli automobilisti che effettuano da adesso l’iscrizione possono godere del servizio gratis per sei mesi, trascorsi i quali scatta l’addebito di 1 euro al mese, 50 centesimi per il secondo dispositivo. Chi invece guida un’auto aziendale sia per lavoro che per la vita privata, paga un abbonamento di 5 euro.
La copertura assicurativa per furto, smarrimento, danneggiamento del dispositivo è a carico della compagnia, che si fa carico della sostituzione del dispositivo rubato, smarrito, rotto. Oltre ad attraversare i caselli autostradali senza dover fermarsi per pagare il pedaggio il device consente inoltre il pagamento di una serie di servizi legati alla mobilità: dalle multe al bollo, dai parcheggi alla ZTL e al rifornimento di carburante.