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Continua la frenata delle immatricolazioni delle auto elettriche. Nel mese di giugno le vendite di auto con possibilità di ricarica (tra queste Bev, elettriche pure e Phev), si sono attestate a 13.014 unità, con un -7,83% rispetto allo stesso mese del 2021, quando erano state immatricolate 14.120 vetture. È quanto emerso da un rapporto stilato da Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.
Entrando più nello specifico, le immatricolazioni delle auto elettriche, sono scese del 14,64% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un totale di 5.975 unità immatricolate. Per quanto riguarda le ibride plug-in, diminuiscono dell’1,14% registrando un totale di 7.039 unità immatricolate nel mese. Le BEV invece conservano la quota di mercato dello scorso anno (4,7%), mentre le auto PHEV, infine, vedono la propria quota aumentare leggermente, a 5,5%.
Secondo Motus-E, tra le problematiche che frenano il mercato ci sono sicuramente gli incentivi. “Non funzionano – denuncia l’associazione – i modelli disponibili per la fascia di prezzo incentivata, sotto i 35.000 euro, sono meno del 30% di tutti quelli disponibili e già questo dato spiegherebbe le prenotazioni a rilento. A questo va aggiunto che le flotte e tutte le persone giuridiche, che rappresentano una buona fetta del mercato e garantirebbero poi un usato di qualità, non possono beneficiare degli incentivi. È necessario rivedere il sistema” – concludono.