Ansa Motori
Il 2022 è stato un anno negativo per l’automobile. È quanto emerso dai vari report relativi alla mobilità, in particolare sia dall’Osservatorio Ipsos-Legambiente, che dal 19esimo Rapporto Isfort secondo i quali si è registrato un netto declino rispetto alle speranze e agli obiettivi prefissati, con numeri di vendite pari a quelle del 1978.
In particolare, nel 2022 sono state vendute solo 1,3 milioni di auto, (esattamente come i dati del 1978). Un dato negativo per il mercato al quale però fa da contraltare la svolta nell’ambito delle politiche di mobilità e trasporti, attuate in seguito al Pnrr e alle azioni di governo. Alla diminuzione della vendita di auto infatti si contrappongono i dati sulle immatricolazioni dei bus (+3,5%), soprattutto elettrici che hanno sfiorato quota 600.
Il declino, va sottolineato, ha riguardato soprattutto la motorizzazione diesel: metà delle nuove auto vendute sono infatti ibride e a benzina. Solo il 9% elettriche full e plugin. Tendenzialmente, oggi, rispetto a qualche anno fa, i cittadini si spostano meno rispetto a prima. Ogni giorno, secondo i report, si percorrono il 15% di km in meno rispetto al 2019. Secondo i dati, probabilmente, per la prima volta le radiazioni in futuro supereranno le immatricolazioni. Lo confermano i numeri del 2021, secondo i quali, il tasso di motorizzazione è aumentato solo perché risulta diminuita la popolazione: si tratta di 67,2 auto ogni 100 abitanti.
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