I sindaci italiani non sono favorevoli ad un referendum per l’abolizione dei monopattini, come ha scelto Parigi, ma invocano regole. A Roma ad esempio il sindaco Robert Gualtieri ha optato per una drastica riduzione. “Non solo passeranno da 14.500 a 9.000 – ha spiegato Gualtieri – ma nel centro dove oggi sono tutti concentrati ne potranno circolare solo 3.000. Quindi pochi ma distribuiti sul territorio di una città che è molto più grande di Parigi che ha bisogno di integrare varie forme di mobilità in particolare per l’ultimo miglio dove non arriverà la metro”. Insomma Roma, dove spesso i monopattini sono abbandonati in strada perchè non c’è obbligo di stalli, sceglie la sicurezza per porre fine “a questo abuso dell’uso in centro, perché oggi c’è un impatto negativo visivo ma che il nuovo assetto supererà”, sottolinea il sindaco.
A invocare regole anche i gestori. “Assosharing ha realizzato con un osservatorio un report nel quale si vede che oltre il 99.9% dei viaggi si conclude senza incidenti -spiega Alessio Raccagna, Vice Presidente Assosharing- Il casco non è obbligatorio in nessun paese europeo e non è la soluzione finale. Noi la vediamo in maniera diversa. Vogliamo una redistribuzione dello spazio urbano con un aumento delle piste ciclabili per consentire a questi mezzi di circolare in modo sicuro, ma naturalmente si devono rispettare le regole e chi ad esempio guida contromano va sanzionato”. Anche Firenze sceglie la via delle regole. “Solleciteremo le autorità competenti per regolamentare meglio. Non solo il tema del casco ma pure assicurazione, targa, regole più severe sui parcheggi -spiega il sindaco Dario Nardella- Noi chiediamo più rigore, regole più efficaci e più sicurezza sul fronte dei monopattini”. Il sindaco Sala nutre dubbi sul referendum parigino: “Se vota solo l’8% dei cittadini è meglio che a decidere siano i cittadini o l’amministrazione del sindaco? Tendo a pensare che è un tema che dobbiamo affrontare noi”. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non vorrebbe realizzare a Milano un referendum sulla circolazione dei monopattini come quello di Parigi, dove i cittadini hanno bocciato i mezzi di micro mobilità. “Sono perplesso – ha spiegato -. La settimana scorsa ho visto la sindaca Anne Hidalgo a Parigi e mi ha raccontato di questo referendum. Sono perplesso solo su una cosa: se vota solo l’8% dei cittadini è meglio che a decidere siano i cittadini o l’amministrazione del sindaco? Tendo a pensare che è un tema che dobbiamo affrontare noi” per questo dice “penseremo nelle prossime settimane a come affrontare il problema”.