Il mercato dell’auto cresce ancora in Europa Occidentale (Unione Europea, Efta e Regno Unito): nel mese di marzo le immatricolazioni – secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei – sono state 1.422.147, il 26,1% in più dello stesso mese del 2022. Nel primo trimestre dell’anno sono state vendute in tutto 3.235.951, con un incremento del 17,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Il gruppo Stellantis ha immatricolato nel mese di marzo in Europa occidentale (Unione Europea, Efta e Regno Unito) 251.122 auto, il 23,3% in più dello stesso mese del 2022.
La quota è pari al 17,7% a fronte del 18,1% di marzo dell’anno scorso. Nel trimestre il gruppo ha venduto 574.879 auto, con una crescita del 9,7% rispetto all’analogo periodo del 2022, mentre la quota è in calo dal 19 al 17,8%. In Europa il mercato dell’auto si rafforza a marzo con l’ottava crescita consecutiva, anche se rispetto allo stesso mese del 2019 si registra un calo del 19,7%. L’inversione di tendenza dell’agosto scorso si sta consolidando ed è dovuta “al miglioramento delle forniture di microchip e di altri componenti per la produzione di auto”.
Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. La situazione del mercato – spiega – è analoga nei cinque maggiori mercati, ma il quadro italiano è leggermente migliore perché il vuoto da colmare per tornare ai livelli ante-pandemia è del 20,6% nel nostro Paese contro il 29,5% del Regno Unito, il 25% della Spagna, il 24,2% della Germania, il 23,9% della Francia. Nel nostro Paese c’è però un forte ritardo nella transizione energetica. In particolare, nei primi tre mesi la quota delle auto elettriche è salita dal 3,3% al 3,8%, poca cosa se si considera che in Francia, Germania e Regno Unito la quota dell’elettrico puro è decisamente più alta che in Italia e continua a crescere. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “i ritardi nello sviluppo della quota dell’auto elettrica nel nostro Paese sono dovuti anche a un sistema di incentivi che, come negli anni passati, rischia di vedere utilizzati solo parzialmente gli stanziamenti, peraltro non particolarmente generosi, previsti per elettriche e dintorni. La questione degli incentivi all’elettrico e al mercato dell’auto è al momento sul tappeto. Il Governo ha dichiarato disponibilità a intervenire con nuovi stanziamenti con l’obiettivo di ringiovanire il nostro parco circolante, tra i più vecchi d’Europa. E’ un orientamento opportuno, ma va declinato con la necessità di superare rapidamente il divario rispetto ai partner europei. Sarebbe anche opportuno cogliere l’occasione per intervenite sulla detraibilità dell’Iva sugli acquisiti di auto delle imprese.”