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Dopo i successi riscontrati nelle competizioni, in particolare nello sviluppo di gomme per la 24 ore di Le Mans, la progettazione di nuovi pneumatici con l’ausilio di simulatori di guida sarà impiegata da Michelin per realizzare coperture destinate a veicoli per impiego stradale. Questa tecnologia permetterà di accelerare notevolmente i tempi di realizzazione, con benefici sui costi e sull’ambiente. “La simulazione – sottolineano dalla Casa del Bibendum – sta diventando uno strumento essenziale sia per lo sviluppo degli pneumatici da competizione, sia per quelli di serie. Quest’anno, il 100% delle hypercar della 24 Ore di Le Mans – in programma il 10 e l’11 giugno, ndr – sarà equipaggiato con pneumatici sviluppati interamente con software di simulazione. Questa tecnologia è anche un caposaldo del rapporto con le case automobilistiche, essenziale per lo sviluppo di pneumatici sportivi ad alte prestazioni, destinati al primo equipaggiamento”. Ne dà notizia l’Ansa.
L’utilizzo di software molto avanzati, e in particolare delle tecnologie dell’azienda britannica Canopy Simulation, appena entrata nel gruppo di Clermont-Ferrand, aiuterà i progettisti transalpini a far testare virtualmente a piloti e collaudatori le varie soluzioni a disposizione, per incrementare le performance delle gomme. Questo sarà possibile grazie all’ interazione di tre modelli digitali che riproducono rispettivamente le caratteristiche e l’aderenza dei circuiti, il telaio del veicolo (o il veicolo completo) e il comportamento degli pneumatici. Le impressioni e i dati raccolti nei test di guida virtuali saranno impiegati dai tecnici per orientare scelte e soluzioni. “Grazie alla modellazione matematica dello pneumatico, il simulatore – chiariscono da Oltralpe – permette di individuare le dimensioni e le tecnologie più adatte al nuovo veicolo, in base alle sue caratteristiche e alla distribuzione dei pesi. Questo nuovo strumento utilizza l’elaborazione dei dati da parte dei più avanzati algoritmi matematici. Accelerando l’innovazione per le gare, e per la mobilità in generale, il simulatore permette di supportare meglio partner e costruttori, ridurre l’impatto ambientale della ricerca e sviluppo e ottenere un risparmio reale e concreto rispetto ai cicli di sviluppo più lunghi e tradizionali”. Tra l’altro, l’impiego dei simulatori in fase di sviluppo prodotto permetterà di riprodurre una varietà notevole di profili di conducente, oltre a testare differenti utilizzi dell’auto e degli stessi pneumatici.