Sicurezza stradale, arriva la stretta del Governo: a fine mese il nuovo ddl

Foto: Borderline24

Dall’ergastolo della patente alla stretta su monopattini e autovelox. Entro fine mese partirà l’esame in Parlamento del disegno di legge per la sicurezza stradale. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato, nel corso di un question time alla Camera, l’arrivo a giugno del provvedimento, che ha l’obiettivo di dare più regole, più educazione e più sicurezza sulle strade italiane. Tra le novità c’è l’alcolock, un dispositivo che, in caso di condanna per guida in stato di ebbrezza, sarà obbligatorio installare in auto e impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico è superiore a zero. La priorità numero uno del ddl è, del resto, il contrasto alla guida dopo aver assunto alcol e sostanze stupefacenti, anche con il cosiddetto “ergastolo della patente” che prevedrà il ritiro del permesso a vita. Il ministro ha definito “un dato indegno di un paese civile” i 3.120 morti in incidenti del 2022 e ricordato lo scontro in provincia di Brescia dove, nella notte di martedì, è rimasto ucciso un ragazzo che andava in monopattino da un ragazzo che andava in moto. Il nuovo provvedimento introdurrà norme per la mobilità dolce con casco, assicurazione, targa e freccia obbligatori. Per monopattini e biciclette, secondo quanto anticipato, ci saranno anche sanzioni pesanti per la sosta selvaggia e per la guida contromano. Ci sarà poi una delega per una riforma organica del Codice della strada e uno schema di decreto ministeriale sugli autovelox, che sarebbe già pronto in attesa dell’approvazione del provvedimento sulla sicurezza stradale. Quest’ultimo definirà le condizioni per l’installazione e l’utilizzo di dispositivi di controllo uniformi in tutti in Comuni con regole certe, sanzioni giuste ed efficaci e diritto alla difesa per i cittadini.

Esprime “forte preoccupazione” Confindustria Ancma, l’associazione nazionale Ciclo Motociclo Accessori. Per il presidente di Ancma Paolo Magri, “non solo abbiamo sottolineato il valore del comparto ciclo, che in Italia genera un volume d’affari di oltre 3,2 miliardi di euro, ma abbiamo anche evidenziato che il nostro sarebbe l’unico Paese in Europa, dove tra l’altro l’utilizzo della bici è ampiamente più diffuso, ad introdurre questi obblighi”. Secondo Magri, l’Italia “ha un grande potenziale di attrattività cicloturistica, ha un mercato che cresce, è uno dei primi produttori di biciclette nell’eurozona, esprime un tessuto imprenditoriale d’eccellenza fatto da oltre 250 piccole e medie imprese, per l’80% insediate fra Veneto, Lombardia e Piemonte” e la riforma “sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta, che a favore di una maggiore sicurezza sulle strade: penalizzare la leadership della nostra industria sarebbe un autogol”. Rispondendo a un’altra interrogazione, Salvini ha indicato poi l’intenzione di approvare il piano nazionale aeroporti entro fine anno e riaffermare con forza in controllo sul settore e la vigilanza sull’Enac per garantire i massimi criteri di trasparenza, efficacia e efficienza. “Purtroppo non sempre è stato così in passato, stiamo lavorando perché così sia nel presente e in futuro”, ha detto.

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