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Renault, Geely e Saudi Aramco sostengono che la mobilità del futuro non sarà esclusivamente elettrica, scegliendo di puntare ancora sui motori a combustione interna attraverso la joint-venture Horse Powertrain. Nonostante la crescente attenzione verso i veicoli elettrici, Renault, Geely e Saudi Aramco credono fermamente che i motori a combustione interna (ICE) continueranno a giocare un ruolo cruciale nel panorama della mobilità. Le tre aziende stanno investendo significativamente nella ricerca di carburanti più efficienti e tecnologie di alimentazione più ecologiche attraverso Horse Powertrain, una joint-venture dedicata allo sviluppo di motori a basse emissioni e veicoli ibridi.
Horse Powertrain, una partnership divisa equamente tra Renault e Geely, si sta evolvendo per includere Saudi Aramco, il colosso del petrolio e sponsor della Formula 1. L’obiettivo comune è migliorare l’efficienza del carburante e innovare le tecnologie per conformarsi ai nuovi standard sulle emissioni stabiliti dall’Unione Europea. “Crediamo che fino al 2035, 2040 e oltre, vedremo ancora una quantità significativa di veicoli ICE,” ha dichiarato Matias Giannini, amministratore delegato di Horse Powertrain, al Financial Times. “Più della metà, fino al 60%, della popolazione continuerà a utilizzare qualche forma di motore a combustione, che sia ICE puro, ibrido completo o plug-in.”
Nonostante gli sforzi per rendere i veicoli elettrici (EV) più accessibili, gli ICE rimangono più economici. In Cina, il mercato automobilistico più grande del mondo, i veicoli green rappresentano solo una piccola percentuale del totale, con la maggior parte costituita da ibridi. Inoltre, i proprietari di EV spesso lamentano problemi di autonomia e tempi di ricarica, ostacoli aggravati da una rete di ricarica ancora insufficiente. Il declino nelle vendite di EV ha spinto Saudi Aramco ad unirsi a Renault e Geely per sostenere i motori a combustione interna. Le azioni di Lucid, un produttore di EV, sono crollate da oltre $50 a meno di $9 in tre anni, complice anche il mancato raggiungimento degli obiettivi di consegna. “Eliminare completamente i motori a combustione interna sarà incredibilmente costoso per il mondo. Considerando convenienza e altri fattori, penso che saranno in giro per molto, molto tempo,” ha affermato infine Yasser Mufti, vicepresidente esecutivo di Saudi Aramco, al Financial Times.
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