Mobilità, il 65% degli italiani sceglie ancora l’auto per gli spostamenti: il rapporto

Negli ultimi dodici mesi, l’Italia ha registrato solo modesti passi avanti verso una mobilità più sostenibile, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti pedonali. Tuttavia, questi miglioramenti non sono ancora sufficienti per mettere in discussione il predominio dell’automobile come mezzo di trasporto principale. Nel 2023, infatti, il 65% degli italiani ha scelto l’auto per i propri spostamenti, segnando un lieve calo rispetto al 2022 (-1,6%) ma un aumento rispetto al 2019 (+2,5%). Il parco auto nazionale ha superato i 40 milioni di veicoli, di cui il 23% ha più di 20 anni, un dato in crescita rispetto al 19,1% del 2020 e al 2010, quando rappresentavano meno della metà.

È quanto emerso dal 21° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani, realizzato dall’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti (Isfort) con il supporto scientifico delle associazioni del trasporto pubblico locale (Agens e Asstra), presentato al Cnel. Il rapporto sottolinea due dinamiche significative: la “perifericità territoriale” e il legame tra reddito e domanda di mobilità sostenibile. I meno inclini ad adottare soluzioni sostenibili sono le fasce di reddito più basse. Chi guadagna meno di 15.000 euro annui utilizza l’auto nel 72% dei casi, mentre la percentuale scende al 56,4% per chi supera i 25.000 euro. Nelle zone periferiche e ultraperiferiche, dove risiede buona parte della popolazione a basso reddito, il trasporto pubblico rappresenta meno del 5% degli spostamenti, mentre auto e moto superano il 75%.

Nel 2023, il tasso di motorizzazione in Italia è salito a 69,4 auto ogni 100 abitanti, rispetto a 68,1 del 2022, confermandosi il più alto tra i grandi Paesi europei (in Germania 58,6, in Francia 57,2 e in Spagna 54,1). Nonostante ciò, la diffusione delle auto elettriche rimane marginale, rappresentando solo lo 0,54% del totale, a cui si aggiunge il 5,41% di veicoli ibridi. Il mercato delle soluzioni ibride, però, è in forte crescita: nel 2023 oltre il 40% delle auto vendute erano ibride, contro il 14,5% del 2020. Anche le vendite di auto completamente elettriche hanno registrato un incremento, raggiungendo il 4,16% del totale (circa 45.000 veicoli).

Alla luce di questi dati, è evidente che in Italia “occorre una scossa” sul tema della mobilità, come sottolineato dalla presidente dell’Isfort, Maria Teresa De Benedictis, che ha ribadito l’urgenza di accelerare la transizione verso soluzioni più sostenibili. Secondo Fabrizio Molina, direttore generale di Agens, è necessaria “una forte e coraggiosa spinta verso l’intermodalità”. Agens stima che spostando il 10% dei passeggeri/chilometro dalla modalità privata a quella collettiva si potrebbe ottenere una riduzione del 6% delle emissioni di CO2.

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