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Sono bastate 48 ore dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada per registrare un vero e proprio giro di vite sui controlli stradali, con migliaia di multe già comminate. Secondo quanto comunicato dai Ministeri dei Trasporti e degli Interni, le violazioni contestate hanno raggiunto quota 4.744, con 331 patenti ritirate e oltre 8.100 punti sottratti dalle licenze di guida. Le forze dell’ordine, in due giorni, hanno anche sequestrato 224 carte di circolazione e messo in campo un’imponente attività di monitoraggio con 19.154 pattuglie della Polizia Stradale e dei Carabinieri.
Tra le infrazioni più sanzionate figurano l’eccesso di velocità (431 multe), il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (365 casi) e l’uso scorretto del cellulare alla guida (117 trasgressori). Sul fronte dei controlli specifici, sono stati sottoposti a test 4.599 automobilisti, di cui 170 sono risultati positivi all’alcol e 14 alle sostanze stupefacenti, evidenziando l’importanza di intensificare i controlli.
Le polemiche però non mancano, soprattutto sul tema dei cannabinoidi. Dal Ministero dei Trasporti arriva la rassicurazione che non ci saranno punizioni automatiche per chi assume farmaci contenenti queste sostanze. È infatti in arrivo una circolare che chiarirà la necessità di valutazioni caso per caso, basate sulle indicazioni dei medici e sullo stato di salute dei pazienti. “Non ci saranno divieti assoluti di guida”, precisano dal Ministero, spiegando che le nuove norme introducono strumenti di controllo più sofisticati, indipendenti dallo stato di alterazione visibile.
In sole 48 ore sono stati registrati anche 626 incidenti stradali, un dato che sottolinea l’urgenza di rafforzare la sicurezza sulle strade. Intanto, il Ministero dei Trasporti ribadisce la sua posizione contro quella che definisce “disinformazione sul nuovo Codice della Strada”, ricordando che i limiti relativi all’assunzione di alcol non sono cambiati. L’approccio deciso di queste prime giornate dimostra una chiara volontà di applicare una linea dura verso chi viola le regole, con l’obiettivo di ridurre comportamenti pericolosi e incidenti. Resta ora da capire se questa strategia porterà i risultati sperati nel lungo termine.