Turismo, dalla cultura al paesaggio suggestivo: ecco Aliano

Dal paesaggio suggestivo alla cultura. Siamo in Basilicata, su uno sperone d’argilla a 555 metri d’altitudine, dove, immerso in un paesaggio “lunare” scolpito dai calanchi, sorge Aliano, piccolo borgo lucano in provincia di Matera. Qui vivono meno di mille abitanti, ma il paese è diventato celebre grazie alla storia, alla letteratura e alla sua struggente bellezza. Candidato a Capitale Europea della Cultura 2024, Aliano appartiene ai Borghi Autentici d’Italia e ai borghi Bandiera Arancione del Touring Club. È conosciuto come il “paese di Carlo Levi”, lo scrittore torinese che vi fu confinato durante il fascismo e che proprio qui scrisse le pagine immortali di Cristo si è fermato a Eboli.

Visitare Aliano significa intraprendere un itinerario letterario che ripercorre i luoghi descritti da Levi: la casa del confino, rimasta spoglia e silenziosa come il giorno in cui lo scrittore la lasciò, il Museo Storico Carlo Levi e la pinacoteca che custodisce 23 opere originali e fotografie d’epoca. Nel borgo ci sono targhe con brani tratti dal romanzo, che guidano i visitatori lungo vicoli e piazze. Qui si trova anche la tomba di Carlo Levi, nel piccolo cimitero locale: un ritorno voluto dall’autore stesso, profondamente legato a queste terre.

Passeggiando tra le vie del centro si incontrano angoli unici: case costruite in mattoni crudi d’argilla, dimore popolari e la celebre casa con gli occhi, abitazione dalla facciata antropomorfa che ricorda un volto umano. Un tempo si credeva che queste sembianze servissero a scacciare il malocchio e gli spiriti maligni. Accanto, la Fossa del Bersagliere regala uno dei panorami più suggestivi sui calanchi e compare più volte nelle descrizioni di Levi, tra briganti, superstizioni e racconti popolari.

Intorno al borgo si estendono i calanchi, formazioni argillose nate dall’erosione che creano pinnacoli, gole e creste frastagliate. Uno scenario surreale, quasi “extraterrestre”, che ha colpito anche il cinema: Aliano appare infatti nel film Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo. Chi ama il trekking può esplorare questi paesaggi attraverso sentieri segnalati, di diversa durata e difficoltà. Alcuni itinerari richiamano personaggi del romanzo di Levi – dal Podestà al prete Don Trajella – e permettono di immergersi tra natura, silenzi e leggende di briganti e streghe.

Il borgo conserva la Chiesa di San Luigi Gonzaga, patrono del paese, risalente al XVI secolo, con tele bizantine e un altare barocco di grande impatto. Passeggiando, si incontrano il Palazzo Colonna, la “Casa del Capitano” e scorci che raccontano un passato agricolo e contadino, oggi ricordato dal Museo della Civiltà Contadina, ospitato in un antico frantoio. Poco distante, sorge il Santuario della Madonna della Stella, che domina una collina e regala panorami spettacolari: raggiungerlo richiede un po’ di fatica, ma la vista ripaga ogni passo.

Aliano è anche terra di cucina semplice e autentica. Tra i piatti tipici spiccano le lagane con i ceci, le carni d’agnello e le ricette della tradizione contadina. In agosto si svolge il festival “La Luna e i Calanchi”, evento di paesologia che unisce musica, poesia e riflessioni sul rapporto tra uomo e territorio. Aliano non è un borgo qualsiasi: è un luogo sospeso, dove il silenzio dei calanchi si intreccia con la voce di Carlo Levi e con le storie di una Lucania piena di cultura, arte e poesia. Visitandolo, si ha l’impressione di camminare dentro le pagine di un libro, tra realtà e memoria, in un paesaggio che non smette di emozionare.

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