
Dall’arte del pane alla storia. Oggi siamo ad Altamura, un nome che evoca immediatamente il profumo del pane appena sfornato. Ma questa cittadina della Murgia barese non è soltanto la patria di uno dei prodotti da forno più celebri d’Italia: è anche un luogo dove storia, architettura e tradizioni popolari si intrecciano in un racconto che conquista chiunque la visiti. Alle porte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Altamura si presenta come una città viva, sospesa tra la sua forte identità contadina e il fascino delle sue testimonianze medievali e rinascimentali.
Il cuore pulsante della città è il Duomo di Santa Maria Assunta, costruito per volere di Federico II di Svevia nel XIII secolo e consacrato nel 1283. È uno degli esempi più straordinari di romanico-pugliese, con influenze normanne e sveve che riflettono la ricchezza culturale del periodo. La facciata, elegante nella sua essenzialità, è impreziosita da un portale centrale decorato con maestria, sorretto da colonne corinzie. All’interno, la pianta a croce latina, gli archi a tutto sesto, i capitelli decorati e gli affreschi medievali raccontano una storia di potere, devozione e arte. Una cupola discreta ma armoniosa, posta al centro, dona luce e profondità all’intero edificio. Il Duomo non è solo un simbolo religioso, ma anche l’emblema di una città che, nel Medioevo, godeva di centralità politica ed economica.
Passeggiare nel centro storico di Altamura è come fare un salto indietro nel tempo. Le viuzze lastricate, i palazzi nobiliari e le piccole piazzette offrono un’atmosfera intima e raccolta. Una delle particolarità più affascinanti sono i claustri, cortili interni nati come spazi di comunità. Qui, un tempo, le famiglie si ritrovavano, si aiutavano a vicenda e vivevano la quotidianità tra archi in pietra, colonne e decorazioni semplici ma suggestive. Visitare un claustro significa entrare nel cuore autentico di Altamura, dove la socialità era scandita dal ritmo lento della vita rurale. In Piazza Umberto I, centro nevralgico della città, bar e ristoranti invitano a sostare e assaporare i piatti tipici, dal celebre pane alle focacce condite con olio nuovo e pomodorini.
Altamura è soprattutto sinonimo di pane. Un prodotto che non è soltanto alimento, ma simbolo identitario e orgoglio collettivo. Realizzato con semola di grano duro locale, il pane di Altamura è riconosciuto con la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.): ha una crosta spessa, una mollica soffice e compatta, e si conserva fragrante per giorni. Un episodio emblematico della forza di questa tradizione è narrato nel film documentario Focaccia Blues (2009), che racconta come un piccolo panificio di Altamura riuscì a far chiudere un McDonald’s aperto accanto.
Tra le tappe imperdibili c’è il Forno di Santa Caterina, attivo dal 1391. Nato come forno comunitario, serviva per secoli tutta la popolazione: le famiglie portavano i loro impasti e, mentre il pane cuoceva, scambiavano chiacchiere, notizie e racconti. Era un vero e proprio centro sociale, oltre che alimentare. Ancora oggi il forno è vivo e pulsante, con le sue mura annerite dal fumo e le donne che continuano a preparare orecchiette e prodotti tipici come un tempo. Varcarne la soglia significa respirare una tradizione che ha attraversato i secoli e che ancora oggi unisce la comunità.
Oltre al pane e ai claustri, Altamura vanta un patrimonio architettonico e culturale notevole. Il Palazzo Vescovile, il Palazzo della Città e i tanti edifici storici testimoniano il ruolo politico e religioso di un tempo. Interessante anche il Museo dell’Uomo di Altamura, che custodisce reperti legati alla scoperta straordinaria dello scheletro dell’“uomo di Neanderthal” nella grotta di Lamalunga, a pochi chilometri dal centro. Un tesoro scientifico unico in Europa, che arricchisce ulteriormente il fascino di questa città. Altamura è una città che sa sorprendere con la sua duplice anima: quella spirituale e architettonica, legata al suo Duomo e ai claustri, e quella più terrena e conviviale, fatta di profumi di forno, di mani che impastano e di comunità che resiste nel tempo.